Galline allevate all'aperto: tutto quello che c'è da sapere

28 Settembre 2021
Galline allevate all'aperto: tutto quello che c'è da sapere

La disponibilità di uno spazio abbastanza ampio, per far in modo che i vostri polli possano razzolare liberi per la quasi totalità della loro giornata, è la prima cosa fondamentale da considerare se state progettando un piccolo allevamento di galline all'aperto.

Successivamente, ci si dovrà attenere alla normativa vigente del vostro Comune di residenza, per evitare qualsiasi tipo di difficoltà nella realizzazione del vostro pollaio per galline all'aperto.

Come allevare galline all'aperto

L'area recintata adibita al pascolo di polli e galline deve avere una superficie di almeno 10 mq per ogni capo. Lo spazio deve essere sufficiente perché gli animali possano razzolare senza alcuna costrizione di movimento, potersi procurare il cibo becchettando il terreno e riparare da sole e freddo, sotto dei cespugli o nel loro ricovero coperto.

Non deve mancare infatti uno spazio riparato per il riposo notturno, come protezione dalle intemperie e dal freddo dell'inverno. Le galline sono animali abbastanza delicati, che risentono facilmente degli sbalzi di temperatura e delle correnti ventose.

La loro casetta deve avere:

Individuare una zona all'interno della recinzione che possa rimanere in pieno sole per alcune ore del giorno è una buona attenzione da avere per il benessere del vostro allevamento: le galline mal sopportano l'umidità, quindi per la loro casa cercate un posto lontano da fango o pozze d'acqua, sono una fonte certa di sciami di mosche ed insetti che possono portare al vostro pollaio pericolose malattie.

All'aperto non possono mancare delle piccole zolle di sabbia, per permettere alle galline di "farsi il bagno", un'operazione fondamentale per la difesa da punture di insetti, acari e batteri. 

Allevamento galline all'aperto: la pulizia è fondamentale

Per mantenere il benessere dei vostri polli e al tempo stesso non compromettere i rapporti con il vicinato, la pulizia del pollaio e del pascolo sono fondamentali.

Dovrete avere particolare attenzione a mantenere pulita l'area sottostante i posatoi, dove le galline solitamente posano per le deiezioni notturne: lavate quotidianamente la zona per evitare che batteri ed insetti possano attecchire. 

Anche la pulizia della mangiatoia per galline all'aperto non dev'essere trascurata, come quella per gli abbeveratoi: cambiare il mangime con sementi fresche e far trovare acqua pulita alle vostre galline, almeno un paio di volte al giorno, vi permetterà di monitorare lo stato dei pasti e dell'appetenza degli animali. Uno dei primi sintomi che vi deve allertare sullo stato di salute dei vostri polli è proprio la perdita di appetito.

Perché le mangiatoie si mantengano pulite, è necessario sceglierne della giusta tipologia: non devono essere ampie, ma bensì a "serbatoio", così da evitare alle simpatiche galline di razzolarci dentro, portandosi dietro lo sporco delle zampe. Se ne possono costruire di ingegnose anche con materiali di scarto, come vecchie tubature angolate di plastica o piccole cassette in legno che dosino la quantità di mangime.

Come allevare polli all'aperto: materiali da usare per ricoveri e recinti

In commercio si trovano pollai di tutte le tipologie, dimensioni e materiali: pollai in legno, pollai in ferro, in plastica o in metallo, l'importante è che proteggano gli animali da umidità e freddo.

Nel caso aveste un piccolo pollaio domestico di pochi capi, si trovano in commercio delle piccole casine mobili in legno, con una zona recintata detta "corsa", che serve a far razzolare le galline per poco tempo, prima di liberarle nello spazio aperto del pascolo. Queste casine mobili sono molto adatte ad un allevamento familiare, in quanto hanno la duplice valenza di concimare il terreno con le deiezioni delle galline al loro passaggio. 

Il recinto per galline all'aperto deve essere dell'altezza sufficiente (circa 1-1.5 metri da terra) da non permettere alle galline particolarmente predisposte al volo di scappare verso l'alto e, al tempo stesso, da impedire l'ingresso non gradito di eventuali predatori notturni, come ad esempio volpi e ratti.

Ci sono vari tipi di recinzioni:

  • dotate di una copertura chiamata "stop", che ripara da volatili e rapaci;
  • con una sporgenza anti-predatore di circa 30-50 cm all'esterno della recinzione;
  • una rete anti-scavo da interrare per circa 30 cm di profondità nel terreno, così da impedire l'ingresso di animali esterni che, non potendo scavalcare l'ostacolo, cercheranno di scavarsi un passaggio al di sotto.

Normativa allevamento polli all'aperto: nazionale e comunale

La normativa nazionale definisce il limite di 250 capi in un pollaio, per distinguere un allevamento domestico per autoconsumo da uno stabilimento produttivo.

Nel caso di allevamento domestico, oltre alla normativa nazionale che regola lo stato di salute della popolazione avicola da un punto di vista veterinario, ci si deve attenere alle normative comunali, sia in materia di edilizia (è sconsigliata la realizzazione di un pollaio in muratura se non si vuole incorrere in sanzioni o denunce), che in materia di igiene e sanità pubblica (non tutte le zone abitative possono ospitare un pollaio, si devono rispettare le dovute distanze, sia dal vicinato che dal centro stesso della città).

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