San Bernardo: carattere, alimentazione e addestramento

7 Ottobre 2020
San Bernardo: carattere, alimentazione e addestramento

Il cane san Bernardo è uno dei cani più famosi e conosciuti per il suo aspetto peculiare. In questa guida parleremo soprattutto della scelta dei cuccioli, delle sue caratteristiche fisiche e comportamentali, della sua alimentazione e del suo addestramento. 

La storia della razza San Bernardo

Si stima che i primissimi esemplari simili, per genetica, ai moderni cani san Bernardo venissero usati dall'esercito romano per presidiare confini e posti di controllo. A partire dal 1600 la genetica venne raffinata e il cane assunse l'aspetto per cui lo conosciamo oggi. I due compiti principali in cui era coinvolto erano: 

  • Protezione dei padroni sul Monte san Bernardo (da qui il nome), in Svizzera, luogo di passaggio dei briganti
  • Ricerca dei dispersi in montagna; la sua vocazione di salvataggio è ancora oggi estremamente impiegata dai soccorsi alpini

Dal 1800 le sue caratteristiche furono pienamente stabili, tanto che questa razza venne utilizzata anche dall'esercito napoleonico. 

Cane di San Bernardo caratteristiche

Quando parliamo di cani san Bernardo ci riferiamo ai molossoidi: animali generalmente di stazza molto robusta. Al garrese può arrivare anche ad un metro di altezza ed è indubbiamente il più alto cane domestico esistente.

Peso San Bernardo

Quanto pesa un san Bernardo? Un maschio adulto ben nutrito può arrivare tranquillamente a 100 kg! Per la sua stazza richiede ampi spazi in cui muoversi e non può essere costretto in un piccolo appartamento.

In merito al pelo, si dividono gli esemplari in due categorie: a pelo lungo e a pelo corto. Gli esemplari a pelo corto richiedono meno manutenzione e spazzolature. Estremamente denso e soffice, il pelo protegge l'animale dalle temperature più rigide. Il colore classico è il bianco, che ritroviamo sul petto, sul muso e sulle zampe, con macchie tra marrone e rosso tipiche della razza. 

Gli occhi sono castani e scuri, dolci e profondi. Le orecchie larghe e soffici. La coda è estremamente ricca di pelo e portata bassa quando il cane è tranquillo; se agitato o emozionato verrà tenuta sollevata sulla schiena.

Quanto vive un San Bernardo

Questo cane è molto resistente alle malattie e la sua longevità lo porta a vivere per circa 10/12 anni di media. 

San Bernardo carattere

Come tutti i molossoidi, il san Bernardo si affeziona enormemente al padrone e alle persone che reputa amiche. L'indole di soccorritore lo porta a difendere strenuamente e con grande coraggio la vita del padrone. Ha un ottimo atteggiamento con i bambini, paziente e delicato: uno straordinario contrasto, per un cane tanto imponente! 

Il carattere del cane di san Bernardo lo porta a rimanere un eterno cucciolo con i propri padroni. Con gli sconosciuti è paziente ma non abbassa mai la guardia: se ben educato può essere usato come cane da guardia, in quanto avvisa con grande attenzione e reattività dei pericoli i propri padroni. Questo vale soprattutto con i bambini o i membri più fragili della famiglia: mai avere con loro un atteggiamento ostile se il cane è nei paraggi, scatterà immediatamente in loro difesa. 

Come scegliere un cucciolo di san Bernardo

Scegliere un san Bernardo cucciolo da un allevatore specializzato e autorizzato è il modo migliore di accertarsi della sua salute. Il più frequente problema di salute di questa razza è la displasia dell'anca: verificare la salute degli ascendenti (genitori e nonni) è un modo efficace per scegliere un cucciolo sano e che svilupperà la disfunzione con minori probabilità.

La scelta di un piccolo consente alla famiglia di curare fin dai primi mesi l'addestramento. L'esemplare verrà scelto in base alle caratteristiche di ogni esemplare, indicate dall'allevatore: paziente e timido o più vivace, maschio (più vigoroso) o femmina (più delicata). 

Educare un san Bernardo non è un'impresa impossibile: il suo buon carattere lo rende adattissimo alla vita familiare. Un addestratore professionista potrà lavorare sia con la famiglia che con il cane fin dai primissimi mesi di vita, per garantire un buon imprint caratteriale. In particolare, sarà necessario focalizzarsi sulla gestione della stazza: finché cucciolo potrebbe essere maldestro e goffo, vivace al punto da ferire inavvertitamente i padroni e gli altri cani, perché ancora privo di consapevolezza della propria mole. 

Cosa mangia un san Bernardo

L'alimentazione del san Bernardo dovrà essere ovviamente curata con attenzione. Ecco qualche consiglio generale: 

  • Fino ai 12 mesi l'alimentazione dovrà essere più leggera e meno ricca di grassi e proteine. Dopo l'anno di età si potrà recuperare sul suo peso e sulla sua massa muscolare, ormai sostenuta da uno scheletro pienamente formato. Il peso basso nel primo anno di età evita lo sforzo eccessivo delle articolazioni, che potrebbe causare displasie di anche e spalle. 
  • La quantità di calcio somministata dovrebbe essere tenuta sotto attento controllo.
  • Dividere le calorie totali in tre pasti è il modo migliore per evitare un aumento di peso eccessivo: colazione e cena saranno più abbondanti; il pranzo sarà un po' più leggero e simile ad uno spuntino. 
  • Il cibo per cani pronto è completo e bilanciato: basta seguire le istruzioni del produttore. Ma quanto mangia un san Bernardo? Sul prodotto sarà riportata una tabella con valori divisi per peso, sesso ed età, ma un maschio adulto, di media, consuma 400/450 grammi di cibo secco ad ogni pasto. 
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