Coniglio Testa di Leone: carattere, alimentazione e consigli

28 Ottobre 2020
Coniglio Testa di Leone: carattere, alimentazione e consigli

Il coniglio Testa di Leone è una razza diffusa nelle case europee dagli anni '80. Solamente dal 2014 la razza è stata riconosciuta anche negli Stati Uniti, diventando però una delle più scelte dagli appassionati. I motivi sono semplici: non cresce molto (è un coniglio nano e di solito non supera il chilo e settecento/ottocento grammi), è affettuoso, sensibile e diventa facilmente un animale da compagnia.

Vediamo insieme qualche consiglio per allevare ed educare un coniglio testa di leone!

Coniglio testa di leone: la razza

La razza prende questo nome per via di un collare di pelliccia soffice sotto la testa, che fa somigliare l'animale ad un leone, appunto. Appartenendo alla categoria dei conigli nani, raramente cresce oltre il chilo e ottocento grammi. Richiede una dieta molto ricca di fibre (ma ne parleremo meglio nel paragrafo dedicato all'alimentazione). I colori classici sono:

  • crema dorato
  • bianco con occhi azzurri
  • cioccolato
  • rosso
  • blue point pezzato
  • tartaruga

Quanto vive un coniglio testa di leone, mediamente? In cattività, circa 10 anni, se sottoposto ad un buon regime alimentare e a controlli veterinari costanti.

Coniglio testa di leone carattere

Il coniglio testa di leone presenta un carattere estremamente socievole, espansivo ed affettuoso. In pochi giorni si lega alla propria famiglia e in particolare a chi si prende cura di lui.

Richiede un periodo di adattamento alla vita domestica: per i primi giorni è meglio lasciarlo nella propria gabbia, continuando a parlargli e ad interagire con lui, ma farlo uscire o farlo giocare in braccio. Gradualmente si abituerà alla presenza umana e desidererà il contatto con i padroni.

Successivamente, invece, è bene tenerlo spesso fuori dalla gabbia perché socializzi ed interagisca con i padroni. In caso contrario, il suo carattere potrebbe diventare apatico e cupo; inoltre, potrebbe sviluppare obesità e problemi alimentari.

L'interazione con i bambini

L'animale è affettuoso anche con i bambini. Di contro, però, è bene sorvegliarli nel gioco se sono molto piccoli: il coniglio, infatti, ha ossa fragili che possono danneggiarsi con movimento bruschi e impacciati.

Va d'accordo con cani, gatti e altri conigli?

Il testa di leone non apprezza particolarmente la compagnia di cani e gatti. Nel gioco potrebbe venire ferito, specialmente se l'altro animale è particolarmente esuberante. Se hai già cani o gatti, è meglio farli approcciare tra loro con gradualità e lentezza. "Gradualità" è la parola chiave anche per l'ingresso di altri conigli nella stessa gabbia: meglio che gli animali si abituino con calma alla presenza di altri. Inoltre, attenzione alle cucciolate: già dopo i 4 mesi, infatti, è probabile che le femmine rimangano gravide.

Alimentazione coniglio testa di leone

Vediamo ora che cosa mangia un coniglio testa di leone. Come abbiamo accennato, questa razza richiede molte fibre nella propria dieta. Dimostra di apprezzare particolarmente:

  • fieno ed erba
  • verdure fresche
  • pellet

Decisamente meno indicati i carboidrati (pane, pasta, cereali): causano fermentazione nell'intestino.

Nel nostro shop online puoi trovare ottimi mangimi per coniglio ben bilanciati e di alta qualità, che possono aiutare i padroni per l'alimentazione sana dell'animale.

Quanto mangia un coniglio testa di leone? Un buon modo per orientarsi è quello di tenere a mente che non si dovrebbe mai superare il 2/4% del suo peso in cibo ogni giorno.

L'igiene del coniglio testa di leone

Almeno una volta a settimana è necessario pulire delicatamente occhi e orecchie dell'animale. Controlla spesso anche i denti, che sono uno dei punti più deboli di tutte le razze di coniglio nano.

Ogni 2/3 giorni (nel periodo normale) e una volta al giorno (nel periodo della muta) spazzola delicatamente il pelo: eviterai la formazione di nodi che il coniglio potrebbe ingerire pulendosi e leccandosi.

La gabbia del coniglio testa di leone dovrebbe essere pulita almeno giornalmente dalle feci e la paglia deve essere cambiata spesso. Controlla anche che il retro del corpo sia ben pulito: i residui possono attirare le mosche, che usano la sua pelliccia per deporre le uova.

Pulisci, inoltre, le ciotole e cambia l'acqua con frequenza, per evitare contaminazioni batteriche che possono diventare pericolose per la salute.

Una rigorosa pulizia è fondamentale per evitare che il coniglio si ammali delle patologie più frequenti per questo animale. Vediamo quali sono le più comuni malattie del coniglio testa di leone.

Le malattie più frequenti

Molti conigli testa di leone soffrono di rogna, una malattia dovuta agli acari. Per fortuna è possibile accorgersi dei primissimi sintomi già durante la pulizia (per questo è così importante!) e utilizzare un acaricida, sotto consiglio del veterinario.

I legni aromatici usati per il giaciglio, come il pino o il cedro, possono innescare problemi di respirazione. Decisamente più appropriato è un panno morbido, lavato di frequente.

Le pulci sono un grave problema per questa tipologia di coniglio. Causano due malattie molto serie:

  • mixomatosi: incurabile, ma evitabile con le vaccinazioni e l'uso dell'antipulci
  • malattia emorragica virale: priva di sintomi, ma mortale

L'ultima non è una vera e propria malattia, ma una condizione pericolosa: il digiuno. Il coniglio che non mangia per più di 24 ore è chiaramente sofferente e deve immediatamente essere portato dal veterinario. Lascia sempre cibo fresco disponibile nella sua mangiatoia, per prevenire questo problema e verificare che l'animale si alimenti correttamente.

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Commenti:
2
    sandro
    30/11/2020 10:15
    I conigli vanno d'accordo con le galline?
    Nicola Oselladore (Il Verde Mondo Di Oselladore Nicola)
    30/11/2020 10:39
    Noi abbiamo avuto gli animali nello stesso recinto e devo dire che non ho avuto problemi. Ogni tanto il coniglio assaltava le galline ma non le ha mai prese e non è mai successo nulla. So che molti miei Clienti li tiene nello stesso recinto.
    Poi penso possa variare da razza a razza, ma in generale sì.
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