Cosa mangiano le anatre: alimentazione degli anseriformi

13 Febbraio 2018
Cosa mangiano le anatre: alimentazione degli anseriformi

Le anatre, dopo i galliformi in generale, sono un altro esempio di volatili il cui allevamento trova una larga diffusione. Rispetto a polli, tacchini, fagiani ecc… gli anseriformi hanno però caratteristiche e necessità diverse. L’alimentazione ad esempio, per quanto presenti punti in comune, è differente rispetto a quella dei comuni avicoli da pollaio. Scopriamo cosa mangiano le anatre domestiche o gli anatidi in generale.

Caratteristiche fisiche e fisiologiche degli uccelli anseriformi

La prima, ma importantissima, differenza tra anatre e polli consiste nelle caratteristiche dell’habitat ideale. Galli e galline vivono prevalentemente a terra, le anatre invece (come in genere tutti gli uccelli anseriformi) hanno bisogno di muoversi in acqua.

L’esigenza di vivere in acqua è facilmente intuibile anche da alcune importanti caratteristiche fisiche. Le zampe palmate ne sono l’indiscutibile dimostrazione: arti il cui scopo è proprio quello di migliorare la mobilità in acqua. Anche il piumaggio (fitto, bello aderente… quasi impermeabile) ha la funzione di agevolare le immersioni.

La necessità di stare a stretto contatto con l’acqua ci è utile per capire quella che è, almeno in natura, l’alimentazione di cui anatre e simili hanno bisogno.

Se vuoi saperne di più, leggi dal Blog “Conoscere gli anseriformi: consigli per allevare anatre, oche e volatili da cortile simili”.

Anseriformi e anatre: cosa mangiano in natura?

La digressione fatta nel paragrafo precedente serve a spiegare che, in un habitat a loro congeniale (un’area acquitrinosa ricca di vegetazione circostante), le anatre sono già in grado da sole di reperire gran parte degli alimenti di cui hanno bisogno. Piccoli invertebrati, insetti, larve e piante acquatiche rappresentano una buona fetta della dieta di cui hanno bisogno.

Soprattutto in acqua, gli anseriformi con il loro becco possono filtrare sali minerali, piccoli insetti, sabbia e terriccio… sostanze utili sia come nutrienti che per favorire la loro digestione. Conoscendo la loro dieta “naturale”, diventa relativamente facile capire cosa servire alle anatre in cattività. Più il loro habitat sarà simile a quello descritto in precedenza, meno saranno le integrazioni da apportare al loro regime alimentare.

Alimentazione anatre da allevamento

L’alimentazione delle anatre domestiche dipenderà molto da quello che le stesse troveranno a disposizione nello spazio destinato per il loro allevamento. Se si dispone di uno stagno, di un piccolo corso d’acqua e di spazio verde (come indicato nel paragrafo precedente), basterà integrare la dieta degli anatidi con del semplice mangime per anatre. Più ci si discosta dall’habitat naturale, maggiori saranno le integrazioni.

Ad esempio, negli allevamenti intensivi è abitudine aggiungere negli abbeveratoi molti sali minerali e mangimi per insettivori. Se non abbiamo tali esigenze e disponiamo comunque di almeno un’area per il pascolo, possiamo seguire una dieta simile alla seguente.

  • Mangimi a base di granaglie: mais, frumento, avena, crusca, erba medica.
  • Sementi germogliate: soprattutto germogli di cereali.
  • Verdure: possibilmente tagliate a striscioline.
  • Pane bagnato: utile soprattutto per realizzare pastoncini.
  • Mangimi commerciali da usare come integrazione: dai mangimi per insettivori (visti prima) ai mangimi pellettati o anche quelli in polvere per polli.

Ricetta per un buon pastone per anatidi

Se vuoi realizzare un pastoncino ideale per nutrire degli anatidi, ti consigliamo questa ricetta:

  • 20% di pane bagnato,
  • 30% di mangime per polli in polvere (le esigenze alimentari per molti aspetti sono le stesse),
  • 10% di mangime specifico per insettivori,
  • 10% di cereali in polvere,
  • 10% di mais macinato,
  • 10% di frumento spaccato,
  • 5% di crusca,
  • 5% di integratori, sali minerali e polivitaminici.
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