Passero del Giappone: allevamento e alimentazione

15 Gennaio 2021
Passero del Giappone: allevamento e alimentazione

Il Passero del Giappone è una varietà di uccello derivata dalla Lonchura striata ed appartenente alla famiglia degli estrildidi. Di piccole dimensioni, misura infatti appena 11 o 12 cm, è stato selezionato in allevamento e le sue origini risalgono al 1700.

Infatti, la varietà è stata selezionata in Giappone nel corso del XVIII secolo con esemplari importati dalla Cina, poi sono arrivati in Europa nel 1860 come uccelli da gabbia. Scopriamo caratteristiche, alimentazione e come allevare i passeri del Giappone.

Caratteristiche del Passero del Giappone

Il passero del Giappone si presenta con un aspetto filiforme, becco grosso e molto robusto e colore variabile a seconda della mutazione. La varietà tipica è di colore marroncino, più scuro sulle ali e sulla schiena, petto marroncino chiaro e becco grigio-nero.

Una caratteristica che lo contraddistingue è il ventre, che nella maggior parte dei casi è di colore bianco candido e porta stampato un disegno a chicco di riso.

Passeri del Giappone: come riconoscere maschio e femmina

Il Passero del Giappone non ha un piumaggio molto appariscente che consente di distinguerlo facilmente, infatti ha una colorazione brunastra con striature tipiche a scaglia, localizzate soprattutto sul ventre e sul petto.

Dalla forma originaria in seguito sono state ottenute svariate mutazioni di colore, come crema, nero-bruno, perla, rosso-bruno, bianco e pezzato. Poiché i due sessi sono morfologicamente uguali, è possibile riconoscere il passero del Giappone femmina e il passero del Giappone maschio solamente quando quest’ultimo inizia il corteggiamento verso la femmina.

Infatti, durante il corteggiamento il maschio emette un canto molto delicato e mentre canta gonfia il petto e allarga le penne della coda.

Allevamento del Passero del Giappone

L’accoppiamento passero del Giappone inizia con il corteggiamento del maschio alla femmina. Il maschio la corteggia con insistenza e con il suo canto ipnotico, oltre che con la classica danza che contraddistingue la specie lonchura. La femmina depone dalle 3 alle 6 uova, che dopo circa due settimane si schiudono, ma sono entrambi i genitori a prendersi cura dell’incubazione.

Durante il periodo dell’incubazione i due genitori svolgono il loro compito egregiamente e con un’intesa incredibile. È importante sottolineare che sono uccelli monogami e una volta che si sono scelti rimangono insieme per sempre.

I piccoli alla nascita sono completamente nudi, hanno grandi occhi e un becco piuttosto prominente, e sono quasi totalmente a carico dei genitori fino ad almeno 6 settimane di vita, dopodiché vanno via dal nido natale.

Tuttavia, i genitori non li abbandonano mai del tutto e sono sempre attenti a proteggerli e a tenerli sotto controllo per evitare che qualcuno possa approfittarsi del loro giaciglio e possa fare loro del male. I passeri del Giappone già dopo i 7/8 mesi di vita sono pronti per riprodurre e per diventare a loro volta genitori.

Come deve essere il nido per passero del Giappone

Il nido per passeri del Giappone è generalmente composto da una cassetta in legno, allestita con una fibra di cocco e con dei materiali similari come juta o altri materiali vegetali. La cassetta - nido è solitamente di forma orizzontale, ha il lato davanti semiaperto e gli uccelli vi depongono tranquillamente le uova.

Oltre alla gabbia, anche la voliera per passeri del Giappone è un luogo adatto per allevarli tranquillamente e dove loro si trovano a proprio agio. La voliera deve essere collocata in una zona riparata dal freddo e dall’acqua.

Questi uccelli sono dotati di una grande capacità di adattamento, sono socievoli e tranquilli e per questo motivo possono convivere nella stessa gabbia o voliera con altri estrildidi di taglia più piccola. Proprio perché è facile addomesticare passero del Giappone, è uno degli uccelli preferiti dall’uomo e gli allevatori di altri esotici lo scelgono perché si presta a fare da balia. 

Passero del Giappone: alimentazione

L’alimentazione per i passeri del Giappone si basa essenzialmente su una miscela di semi per cocorite, costituita per buona parte da miglio e panìco, e integrata con pastoncino, vitamine e minerali.

Questi uccelli apprezzano anche semi di scagliola, avena decorticata, niger e non disdegnano insalata ed erbette, a patto che non siano di grosse dimensioni altrimenti si spaventano.

L’insalata deve essere fatta a striscioline, così possono ingoiarla facilmente. È importante ricordare che devono bere anche molto ogni giorno per evitare che possa disidratarsi.

Passero del Giappone: quanto vive

Il passero del Giappone è un animale forte e robusto nonostante la sua stazza piccola. In genere la sua vita media è di 5 anni, ma se allevato e curato bene vive anche fino a 7 anni.

Ad incidere nella vita di questi animali sono alcune patologie che possono insorgere e che possono portare alla morte. Una delle malattie dei passeri del Giappone più comuni è la tricomoniasi, che può interessare a volte anche interi allevamenti, e generare una vera e propria epidemia.

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