Polli e Galline

Qual è la differenza tra pollo e gallina? Fasi di sviluppo dei nostri amici avicoli

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Qual è la differenza tra pollo e gallina? Fasi di sviluppo dei nostri amici avicoli

il dic 31 2024
Molto spesso si parla indifferentemente di pollo e gallina, pensando siano la stessa cosa e che i 2 termini possano essere usati come sinonimi. In realtà esiste una precisa differenza tra gallina e pollo, così come tra pollo, pollastro, pulcino ecc… Le differenze tra tutte queste diciture dipendono in parte dallo scopo dell’allevamento, ma anche dall’età dell’animale. Vediamo di fare un po’ di chiarezza con questo articolo. Differenza tra pollo e gallo o gallina La primaria differenza tra pollo e gallina è che, nonostante entrambi siano volatili da cortile della stessa specie, il primo è un animale allevato per la produzione di carne, il secondo è impiegato principalmente per la produzione di uova. Dopodiché la distinzione è basata anche sull’età dell’animale, ma questo discorso lo approfondiremo più tardi. E' superfluo, ma doveroso, sottolineare che lo stesso discorso vale anche per spiegare la differenza tra gallo e pollo. La diversità riguarda sempre l'età e la finalità dell’allevamento (nel caso del gallo non si tratterà di produzione di uova, ma di fecondazione). Il fatto che per entrambi si usi la nomenclatura al maschile non deve trarre in inganno: il termine 'pollo' a volte viene usato per riferirsi sia alle femmine che ai maschi, in altri casi si tende a fare una distinzione usando la parola 'polli' per i maschi e 'pollastre' per le femmine. Fasi sviluppo pulcino Come anticipato prima, la distinzione tra gallina (o gallo) e pollo dipende anche dall’età dell’esemplare. Le fasi di crescita di questi volatili seguono uno schema preciso che, ai fini dell’allevamento,  si identifica con il seguente: pulcino, pollastro, pollo, gallo e gallina. Pulcino e pollastro La prima fase di vita del volatile, ovviamente, corrisponde allo stadio di pulcino. Prima di passare allo stadio successivo, un pulcino dovrà subire varie mutazioni fisiche: accrescimento dello scheletro e della muscolatura, perdita del piumino e progressivo passaggio alla livrea adulta. Dalla schiusa delle uova allo stadio di adulto passano circa 20 settimane. Ad ogni modo, i tempi di sviluppo effettivi del singolo volatile possono dipendere anche dalla razza. Può interessarti anche il nostro articolo che parla di Cosa mangiano i pulcini appena nati! I pulcini sono dotati di un piumaggio provvisorio che viene definito piumino e non rispecchia quello dell'adulto. Più o meno dopo 5 o 6 settimane dalla nascita, il piumino viene perso e sostituito da un piumaggio cosiddetto giovanile, anch’esso diverso da quello definitivo del volatile. In questa fase il volatile viene considerato un pollastro. Polli e pollastre Passati 6 mesi circa dalla nascita, si ha lo stadio di pollo e pollastra (il termine al femminile è in alcuni casi usato per indicare la fase di sviluppo precedente). In questa fase l’animale non ha ancora raggiunto la maturità sessuale. Nel caso delle femmine non vi è ancora stata deposizione di uova. Galli e galline È in sostanza la maturità sessuale non ancora avvenuta che permette (oltre allo scopo dell’allevamento) di distinguere i polli da galli e galline! Con la prima deposizione e la prima riproduzione gallina e gallo saranno definitivamente tali. Se desideri informazioni in più, leggi il nostro articolo che spiega lo sviluppo dei Polli da piccoli a grandi in 20 settimane.
Come allevare Galline Polverara: caratteristiche della razza

Polli e Galline

Come allevare Galline Polverara: caratteristiche della razza

il dic 31 2024
La Gallina Polverara, oltre ad essere una discreta produttrice di uova, è anche un esemplare avicolo ornamentale di tutto rispetto. Questo grazie al particolare ciuffo piumato che la fa assomigliare alla gallina Padovana. Con questo articolo proveremo a spiegare le caratteristiche principali della razza e l’attitudine della stessa all’allevamento. Differenze e somiglianze tra galline razza Polverara e Padovana Come accennato prima, la Polverara e la Padovana sono 2 razze avicole che condividono alcuni aspetti in comune. Il primo è rappresentato sicuramente dal ciuffo di piume sulla testa (molto più voluminoso nella Padovana). Altra coincidenza è la vicinanza territoriale. Il nome Polverara deriva dall’omonimo comune Veneto in provincia di Padova (non per niente è conosciuta anche come gallina Padovana di Polverara). Come poi è intuibile dal nome, anche la Padovana trova radici più o meno nello stesso territorio. Questa vicinanza geografica ha alimentato alcune teorie contrastanti: quelle che vorrebbero i polli di razza Polverara derivanti da quelli Padovana, altre invece che sostengono l’esatto contrario. Al di là di quale tra queste teorie sia vera, pare che entrambe le razze in realtà derivino da volatili ciuffati originari dell’est Europa ed importati nei nostri territori. Caratteristiche fisiche della Polverara La gallina di Polverara è un volatile rustico che si adatta molto facilmente ad ogni clima. Ha un ossatura leggera e peso non superiore a 4 kg. Il portamento è eretto, fiero ed elegante. Ne esistono due varietà: bianca e nera, a seconda del colore principale del piumaggio. La varietà bianca può presentare riflessi giallo paglierino nella livrea, il becco rosa e i tarsi tendenti al verdognolo. Quella nera invece può assumere riflessi verdi (abbastanza comuni in una livrea nera lucente). Becco e tarsi virano tra il color ardesia e il verdastro. Entrambe le varietà di galline di Polverara sono caratterizzate da una cresta a cornetti rossa (piccola e poco più pronunciata negli esemplari maschi). Sia galli che galline portano ritto sulla testa un ciuffetto di piume che sporge in avanti, senza però coprire gli occhi. Il ciuffo nel gallo è simile ad un elmo, mentre nella gallina è più a spazzola.   Per saperne di più sulle creste a cornetti leggi anche la nostra Guida ai tipi di cresta di galli e galline.   Il ciclo di vita della gallina Polverara e l’attitudine all’allevamento Per poter essere allevate come si deve, le galline Polverara devono vivere in spazi aperti e piuttosto ampi perché si adattano male alle piccole aree. Le femmine si dimostrano generalmente più calme degli esemplari maschi. La razza Polverara tende a deporre circa 150 uova all'anno. Nonostante questi numeri, queste galline non sono buone covatrici e ciò fa si che, se si ha come obiettivo quello della riproduzione, si debba ripiegare su una chioccia o su un’incubatrice.   Leggi anche Come funziona l'incubatrice per uova di gallina dal nostro Blog!   Il ciclo vita inizia con la schiusa delle uova verso fine inverno-inizio primavera. Durante l'estate i pulcini si nutrono di mangime (granaglie fresche) e di cibo trovato in natura. I galli raggiungono la maturità verso dicembre, le galline a febbraio.   Per iniziare ad allevare le tue galline Polverara ti potrebbe essere utile uno dei nostri Kit Pollaio in Legno, come quelli presentati in questo video.
Quali sono le razze di galline ornamentali più apprezzate?

Polli e Galline

Quali sono le razze di galline ornamentali più apprezzate?

il dic 24 2024
Oltre che per la produzione di uova o di carne, alcune galline vengono allevate anche semplicemente per la loro bellezza o per altre peculiarità fisiche. I polli ornamentali sono spesso il frutto di selezioni o incroci fatti ad hoc per ottenere esemplari avicoli da esibire in tutto il loro splendore. Con questo articolo quindi vogliamo intraprendere un viaggio tra le più diffuse razze di galline ornamentali. Galline ornamentali razze e caratteristiche Data la vastità dell’argomento in questione, proveremo ad elencare alcune tra le razze più conosciute ed apprezzate raggruppandole in base alle peculiarità fisiche che le contraddistinguono rispetto a polli più comuni. Le razze “ciuffate” Partiamo con delle galline ornamentali la cui caratteristica più immediata è rappresentata da un ampio ciuffo di piume sopra la testa. In questo caso spiccano tra tutte la folta chioma della gallina Padovana, quella dell'Olandese Ciuffata, ma anche quella leggermente più contenuta della razza Polverara. Per saperne di più sulla gallina Polverara leggi dal Blog 'Come allevare galline Polverara: caratteristiche della razza'.   Razze galline nane ornamentali Appartengono a questa categoria tutte le numerose razze di polli ornamentali (per lo più di origine asiatica) caratterizzate dalle dimensioni contenute. Sono proprio le misure ridotte ad attirare l’attenzione su questi volatili. I bambini in particolare sembrano apprezzare le razze di galline nane (anche perché generalmente si dimostrano molto docili e facilmente gestibili)!   In questo video ad esempio puoi vedere 2 galletti di razza nana Sabelpot e Olandesina.   Oltre a razze nane autentiche (ovvero non frutto di incroci) come la Chabo o la Sebright, esistono anche alcune selezioni “miniaturizzate” (derivanti da razze più grandi) come nel caso delle galline Wyandotte Nane. Sempre in questa classificazione rientrano anche le galline Moroseta che, anche se ne esistono una versione grande e una piccola, sono riconosciute in ogni caso come razze nane. Potrebbe anche interessarti 'Come allevare galline Moroseta, i polli ornamentali dal piumaggio setoso'.   Razze selezionate per stazza o corporatura Altro caso è quello in cui l’attenzione è rivolta alla stazza del pollo o ad una particolare postura. La Faverolles, un tempo apprezzata come esemplare da carne, oggi viene annoverata tra le ornamentali proprio per dimensioni e peso generosi. Discorso analogo lo si può fare anche per la Cocincina (che condivide con la Faverolles anche il fatto di avere le zampe piumate). Leggi dal Blog anche 'La Gallina Faverolles, allevamento e curiosità'.   Un altro esempio in questo senso ce lo offrono le galline Orpington, che saltano all’occhio per la loro corporatura grossa, pesante e con una forma vagamente cubica!   Razze apprezzate per la livrea Concludiamo con alcune tra le livree più belle che si possono trovare tra gli avicoli… come forma, consistenza, disegni e colori! Già l’abbiamo menzionata a proposito delle razze nane, ma nella gallina Moroseta quello che spicca di più è il piumaggio folto, morbido e setoso (che somiglia quasi ad una pelliccia). A proposito di colorazioni, è il caso di menzionare il piumaggio blu della Cocincina o della Siciliana. Piccolo appunto va fatto anche a proposito del disegno delle piume. Cosa che fa risaltare, tra le tante, la razza Amrock (con la sua livrea Sparviero), la Amburgo (con la livrea millefiori) e la Sebright (con le sue piume orlate).   Scopri di più sulle livree di galli e galline in questo articolo: 'Guida alle colorazioni del piumaggio dei polli'.
Come eliminare i topi dal pollaio senza ucciderli o ferirli

Polli e Galline

Come eliminare i topi dal pollaio senza ucciderli o ferirli

il dic 24 2024
Alcuni li adorano, altri ne sono terribilmente spaventati… stiamo parlando di topi e ratti! Questi piccoli animali spesso si introducono nei nostri pollai in cerca di cibo e acqua, ma così facendo espongono i polli (e indirettamente anche l’uomo) al rischio di contrarre infezioni e malattie varie. In questi casi può essere utile usare repellenti e dissuasori per tenere alla larga i piccoli mammiferi. Vediamo quindi come eliminare i topi dal pollaio senza però fargli del male! Ratti e topi nei pollai: come allontanarli? Sempre più persone scelgono di acquistare un pollaio per mettere in piedi un piccolo allevamento casalingo con pochi esemplari di galli e galline. Lo fanno per lo più per garantirsi ogni giorno uova fresche, ma anche per godersi la compagnia dei polli stessi che, nonostante la credenza comune, in realtà sono animali piuttosto intelligenti. Ai fini dell’allevamento deve essere messo a disposizione dei volatili cibo e acqua. Tuttavia questo cibo, già facilmente accessibile per i polli, può attirare fastidiosi topi e ratti. I topi sono pericolosi in molti modi: sono portatori di malattie pericolose per l'uomo e per i polli, rosicchiano il legno di pollai o casette per galline, rompono le uova per mangiarle e, a volte, uccidono anche i pulcini. Per quanto comune quindi, il problema dei topi nel pollaio va affrontato a dovere! Leggi anche dal Blog l’articolo su Parassiti dei polli e altre malattie delle galline. Come allontanare i topi dal pollaio senza fargli del male Come tutti gli animali, anche i topi seguono il proprio istinto, che è quello di rosicchiare, mangiare il cibo degli altri animali e sporcare il pollaio. I topi non hanno alcuna colpa e quindi non meritano di essere uccisi con esche o trappole (a meno che non diventi un problema di salute pubblica). Fortunatamente esistono metodi non drastici per allontanare questi ospiti indesiderati! Stiamo parlando di dissuasori per topi a ultrasuoni, o di vari tipi di repellente in grado di infastidire le bestioline senza fargli del male e senza che esse ci si possano abituare. Problema topi nel pollaio: quali soluzioni adottare? Dissuasori ad ultrasuoni per topi e ratti Questi dissuasori per topi funzionano emettendo ultrasuoni a lunghezze d'onda insopportabili per l'udito dei roditori, ma in nessun modo dannosi. L'essere umano e i polli non sentono questi suoni, quindi non ne sono disturbati, mentre i topi si allontaneranno immediatamente dall'area d'azione del dissuasore. Puoi posizionare i dissuasori in alcune zone del pollaio per coprire la maggior superficie possibile. Repellente per topi Tra i vari rimedi contro i topi, un altro mezzo non violento consiste nell'utilizzare un repellente per topi e ratti. Il prodotto è costituito da bustine di sostanze naturali con un profumo sgradevole per i topi ma non per gli umani. Questi repellenti funzionano meglio se posizionati in zone chiuse (ad esempio dove conservi il cibo per i polli), all'aperto invece la loro efficacia è minore perché il profumo si disperderebbe nell’aria. Potrebbe anche interessarti Come disinfettare un pollaio da batteri e parassiti!  
L'importanza di un recinto spazioso, sicuro e pulito per le vostre galline

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L'importanza di un recinto spazioso, sicuro e pulito per le vostre galline

il dic 24 2024
Uno degli aspetti ai quali dovrete pensare quando deciderete di allevare qualche gallina ovaiola in giardino è quella di organizzare lo spazio esterno nel quale tenere gli animali. Valutando questo dovrete tenere presente che le galline hanno bisogno di: Avere spazio per razzolare durante la giornata Essere al sicuro Avere un ambiente pulito Ragionando su questi 3 aspetti abbiamo pensato di proporvi un Recinto per Galline in ferro completamente ricoperto di rete. Vi proponiamo questa soluzione in quanto riteniamo sia un ottimo accessorio per l’allevamento avicolo e che sicuramente vi aiuterà a tenere gli animali in un ambiente confortevole, sicuro e pulito. Il Recinto vi potrà aiutare per vari motivi e cioé: Il Pascolo: la grande area, fino a 18 mq (3X2, 3X3, 4X2, 4X4, 6X3), darà agli animali il giusto spazio per poter razzolare in perfetta tranquillità. Considerate che dovrete dare almeno un metro quadro a capo, quindi nel modello più grande potrete tenere tranquillamente fino a 15 animali senza problema. La Sicurezza: la rete che copre sia dal basso che dall’alto la struttura permetterà di difendere le galline sia dagli animali predatori che vengono da terra come volpi, faine, cani randagi, ecc. sia da predatori che vengono dall’alto come falchetti, gazze ladre, ecc. Questa cosa non è da sottovalutare se il pollaio dovrà essere installato in zone a rischio di attacco di questi animali. Inoltre il fatto che il recinto sia completamente chiuso eviterà il problema che le galline e i galli volino al di fuori di una zona sicura. La Pulizia e la Salute: la rete impedirà di fare entrare anche i piccoli uccelli come i colombi. Questo significa che eviterete saccheggi di mangime ma soprattutto farete in modo che questi uccelli non vadano a riempire l’area del pollaio di feci pericolose per la salute delle vostre galline. Ricordate infatti che la malattia della aviaria viene trasmessa dagli uccelli selvatici che portano il virus attraverso gli spostamenti in volo. Il Riparo: la possibilità di dotare i recinti di una copertura integrale vi permetterà di avere tanta ombra nei periodi caldi e un ottimo riparo dalla pioggia. Questo farà in modo di avere sempre un ottimo fondo del pollaio, umido e fresco d’estate e asciutto nei giorni di pioggia. Il risultato sarà avere animali meno stressati, più sani e felici nel loro recinto.   Con questi prodotti abbiamo saputo aiutare molti dei Nostri affezionati Clienti a creare un’ottima area avicola nelle arre verdi intorno a casa. Le loro testimonianze fotografiche ci hanno inoltre aiutato a creare un KIT COMPLETO per l’allevamento avicolo che vi doterà di tutti i migliori accessori oggi in commercio per l’allevamento amatoriale da giardino di galline. Allevatori per hobby non ci si nasce ma ci si diventa, con i Nostri prodotti e info ti aiuteremo a diventare un buon allevatore per le tue galline.  
Problema: Gli uccelli selvatici mangiano il mangime nel pollaio

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Problema: Gli uccelli selvatici mangiano il mangime nel pollaio

il dic 24 2024
Se non avete una recinzione per animali protetta anche nella parte superiore potreste avere il problema che gli uccelli selvatici mangino il mangime destinato ai Vostri polli. Per risolvere questo problema potreste: Appendere un vecchio CD in un albero vicino al pollaio, in questo modo il luccichio intermittente in giornate di vento potrebbe dissuadere gli ospiti aviari. Appendere la mangiatoia lasciandola sospesa a pochi centimetri da terra. Acquistare una mangiatoia antispreco a pedale che permetta di avere sempre il mangime al sicuro da qualsiasi animale, sia esso un uccello o un topo  
Domanda: Aiutare o no la Schiusa dell'uovo?

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Domanda: Aiutare o no la Schiusa dell'uovo?

il dic 24 2024
Quando si fanno schiudere delle uova con un'incubatrice è possibile che qualche pulcino non riesca a nascere e questo è dovuto a molte ragioni, il fatto è che non si può sapere con esattezza quali siano. Avere l'opportunità di aiutare o meno il pulcino è un dilemma estremamente difficile da affrontare, ai ragionamenti razionali si mescolano i sentimenti del cuore, per questo motivo ogni allevatore prende la sua decisione in base alle proprie sensazioni emotive. Può succedervi che il piccolo faccia solo un piccolo buchino iniziale nell'uovo e che poi non riesca a continuare, in alternativa può accadere che riesca a liberarsi ma che poi non riesca a liberarsi completamente dal guscio. In questi casi la domanda è una sola: devo intervenire? A questa domanda si può rispondere in 2 modi: Lasciamo fare alla natura, sopravvivrà solo il più forte. Si presume che chi trova difficoltà nella schiusa non avrà grandi possibilità di vivere in modo completamente normale, lasciarlo vivere potrebbe voler dire indebolire il corredo genetico della razza. Difendiamo la vita con le unghie e aiutiamo il nostro piccolo nella nascita cercando di aiutarlo e supportarlo in modo tale che possa avere le stesse opportunità degli altri nonostante il problema iniziale, consapevoli che dobbiamo comunque fare il meglio per la nidiata. Qualunque sia la vostra decisione siamo sicuri che prima di prenderla avete ragionato con testa e cuore e questo vi avrà permesso di prendere la scelta più giusta
Come incubare uova di gallina: procedura e tempistiche

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Come incubare uova di gallina: procedura e tempistiche

il dic 24 2024
Oggi ritorniamo a parlare di pulcini e di incubatrici. In questo Blog abbiamo già affrontato spesso questioni simili: come funziona l’incubatrice, come gestire la schiusa delle uova… Oggi invece vogliamo spiegare come incubare uova di gallina rispetto allo sviluppo embrionale del pulcino, specificando azioni da compiere e il perché. Perché usare l’incubatrice per uova Cominciamo con delle considerazioni basilari. Perché c’è bisogno di ricorrere a delle incubatrici per uova? È cosa piuttosto facile che una gallina, dopo aver deposto uova fertili, non si mostri ben disposta alla cova. La propensione dipende molto dalla razza e quindi, anche se il fenomeno non è perfettamente controllabile, se si ha l’intenzione di allevare galline per la riproduzione è meglio indirizzarsi su determinate razze. Scopri nel nostro Blog caratteristiche e curiosità delle varie razze di gallina! Per ovviare a tale problema le soluzioni sono 2: o si ricorre ad una chioccia, quindi ad un esemplare palesemente propenso alla cova, o si usa un’incubatrice artificiale. Nel primo caso basterà scegliere un volatile (anche di altra specie) rispettando il rapporto tra dimensioni della chioccia e numero-dimensione delle uova. Nel secondo caso il processo sarà un po’ più laborioso. Riconoscere le uova feconde da incubare: speratura uova Prima di usare l’incubatrice è necessario capire se le uova sono feconde o meno. Per far ciò si ricorre alla tecnica della speratura che consiste nel verificare, grazie ad una luce, il contenuto dell’uovo (senza romperlo o danneggiarlo ovviamente). Per eseguire questa operazione si possono usare apposite lampade per speratura. Con una sola speratura sarà difficile capire se l’embrione all’interno dell’uovo è vivo oppure no. Procedendo però con successive sperature si potrà notare se la macchia scura in controluce diventa più grande o meno: nel primo caso l’embrione è vivo. Sviluppo embrionale e schiusa uova Per capire le tempistiche di incubazione è importante sapere come si sviluppa l’uovo. L’intero processo richiede solitamente 20-21 giorni. La prima settimana dalla deposizione è però quella più critica: è infatti nei primi 7 giorni che si sviluppano la maggior parte di organi e parti del corpo. L’inserimento nell’incubatrice dovrà quindi essere fatto non oltre questo periodo, altrimenti le probabilità di schiusa si ridurranno drasticamente. Lo sviluppo poi procederà fino al 20° giorno circa, quando cioè il pulcino dovrebbe cominciare a rompere il guscio e a farsi strada per uscire. Incubare uova di gallina: procedura e tempistiche Una volta che abbiamo uova fertili da incubare, ma neanche una chioccia, dovremo affidarci ad una incubatrice. Grazie alla speratura dovremmo aver capito se le uova sono fertili oppure no: le prime ovviamente sono le uova da incubare e, come detto prima, questa azione dovrà essere fatta prima dei 7 giorni per non comprometterne lo sviluppo. Nell’incubatrice dovrà essere mantenuta una temperatura costante di 37,7 °C con un’oscillazione consentita di soli 0,2 °C. Per far ciò è fondamentale che anche la temperatura esterna sia piuttosto costante (tra i 18 e i 24°C). Anche l’umidità interna è importantissima e deve aggirarsi tra il 45 e il 55%. Rispettando queste regole garantiremo le condizioni ottimali per l’incubazione. Leggi anche Come funziona l'incubatrice per uova di gallina?”. Durante l’intero periodo di incubazione le uova dovranno essere girate anche più volte al giorno (almeno 2 volte) sulla relativa base di supporto (girauova), sempre mantenendo la temperatura indicata. Questa azione può essere svolta manualmente o in modo automatizzato ricorrendo ad un’incubatrice automatica. Tutto ciò favorirà il corretto posizionamento del pulcino ai fini della schiusa. Arrivati al 18° giorno circa, è il momento di rimuovere le uova dall’attuale supporto e adagiarle su una base piana che favorirà la fase di schiusa. Nello stesso momento l’umidità interna deve essere alzata al 60-65%. Dopo la schiusa i pulcini nati in incubatrice vanno tenuti ancora un po’ all’interno della stessa affinché si possano asciugare. Quando tutti i pulcini saranno nati e asciutti potranno essere tolti dall’incubatrice per lo svezzamento. Guarda in questo video un esempio pratico di cosa fare con l’incubatrice dal 18° giorno.   Continua a leggere nel nostro Blog “Come gestire la schiusa delle uova”.
Problema: I gusci delle uova sono sporchi

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Problema: I gusci delle uova sono sporchi

il dic 24 2024
Quando vi recate al pollaio a raccogliere le uova è possibile che le possiate trovare sporche. I motivi di questo sgradevole problema possono essere dovuti da due fattori: Le piume intorno all'ano della gallina siano sporche di feci La lettiera del cassetto per la deposizione sia sporco Nel caso di uova non pulite sappiate che possono essere pericolose sia nel caso in cui le dobbiate mangiare sia nel caso in cui le dobbiate incubare. Per risolvere questo problema dovrete fare molta attenzione alle vostre galline ovaiole e controllare la situazione delle loro piume. Nel caso in cui fossero sporche potrebbe significare che l'animale non sia sano e che possa aver contratto la coccidiosi o qualche infezione virale. Potrebbe dipendere anche da problemi alimentari, come il consumo di acqua sporca o di mangime ammuffito.  Nel caso in cui il problema dipenda da una lettiera sporca beh, in questo caso c'è solo una semplice soluzione, la pulizia periodica o addirittura giornaliera del cassetto di deposizione. Farlo non costa nulla e inciderà molto sulla qualità delle uova deposte e sulla vita delle galline. Vi ricordiamo che nel caso in cui troviate uova sporche le potrete comunque mangiare, ricordatevi comunque di pulirle bene e di non averle lasciate sporche per tanto tempo in quando il guscio riesce comunque ad assorbire un po' di impurità nel tempo. Nel caso in cui le dobbiate incubare dovrete pulire l'uovo con un panno umido prima di metterle nell'incubatrice. Mi raccomando non usate mai acqua calda in quanto favorisce l'assorbimento di sostanze attraverso il guscio. 
Problema: Le galline perdono gradualmente peso

Polli e Galline

Problema: Le galline perdono gradualmente peso

il dic 24 2024
Se state notando che una o più delle Vostre galline stanno perdendo peso potrebbe significare che molto probabilmente hanno problemi di vermi intestinali. La verminosi è molto comune nel pollame domestico quindi la causa potrebbe essere proprio quella. Il motivo di questo problema è dato da vari fattori. I più comuni potrebbero essere:  l'intereferanza di uccelli selvatici all'interno del pollaio i quali potrebbero avere le uova dei vermi all'interno delle feci che lasciano nel recinto delle galline l'assunzione di lombrichi i quali potrebbero avere delle uova all'interno del loro corpo La presenza di pochi vermi all'iterno dell'intestino della gallina non dovrebbe creare particolari problemi in un soggetto sano, i problemi veri sorgono nel momento in cui aumentano. La soluzione di questo problema è quella di fare in modo che gli animali razzolino in un fondo pulito e non sovraffollato. Più un fondo è razzolato e più pericoli potrebbero esserci, quindi bisognerà cercare di: In caso di recinto permanente, mettere trucioli di legno e sabbia. Dare sempre nuove aree di razzolamento  Far stare gli animali in ambienti con poca densità di popolazione Oltre a questi rimedi che tutti possono organizzare in autonomia dovreste aver bisogno di usare dei farmaci. Nel nostro shop potrete trovare un Vermifugo che potrebbe risolvere i casi meno gravi. Per questo prodotto non è prevista la necessità di avere nessuna ricetta veterinaria. Può risolvere in modo definitivo e considerevole i problemi della gallina e sarebbe consigliato per l'uso preventivo della malattia. Per poter curare la presenza di vermi nell'intestino della Vostra gallina in modo drastico e per i casi più gravi potreste aver bisogno di farmaci antibiotici. In questo caso servirà la prescrizione di un medico veterinario.  
Problema: La gallina ciuffata continua a grattarsi la testa

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Problema: La gallina ciuffata continua a grattarsi la testa

il dic 24 2024
Se la Vostra stupenda gallina Padovana, Polverara, Olandese Ciuffata, ecc. si gratta spesso la testa potrebbe essere preda degli acari. Non è escluso che possano essere attaccate anche galline ornamentali come le Araucana se le Sultano. Nel caso in cui si gratti e cominci a farlo sempre più spesso dovrete intervenire subito per aiutarla. Gli acari potrebbero portarla a farsi del male, e nel lungo periodo le galline potrebbero anche diventare depresse e pallide con la consegnuente interruzione della deposizione delle uova. Per risolvere questo spiacevole ma non grave problema dovrete: Usare un trattamento con polvere anti parassitaria. la dovrete usare direttamente sulla testa dell'animale e, con un tampone, anche nelle orecchie, in quanto gli acari potrebbero essersi annidati anche li. Ripetere il trattamento a distanza di una settimana per uccidere anche gli animali che non erano ancora nati durante la prima somministrazione. Ricordate che questo acaro è una creaturina marrone che vive sulla gallina. Assomiglia all'acaro rosso e vive per non più di una settimana, per questo motivo la sua infestazione è molto rapida. Questo significa che dovrete agire in fretta.  
Problema: Non riesco a prendere le galline

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Problema: Non riesco a prendere le galline

il dic 24 2024
Se non riuscite a prendere con facilità le vostre galline i motivi sono semplici, o avete poca dimestichezza con gli animali o loro ne hanno poca con voi. Solitamente le due cose vanno a braccetto. Saper prendere gli avicoli è essenziale per un allevatore in quanto, prendendo in mano le galline, si avrà la possibilità di valutarne lo stato di salute e capire se nelle loro piume vi si annidino dei parassiti. Ricordate che il temperamento della razza gioca spesso un ruolo importante nella maneggiabilità degli animali. Solitamente le razze ornamentali più leggere sono per natura più irascibili e nervose rispetto alle specie più pesanti o alle ibride che tendenzialmente sono più docili. Anche una poca abitudine degli animali ad essere presi in mano gioca un ruolo fondamentale. La cosa più importante da fare è quella di abituare le galline alla nostra presenza fin dai primi giorni di vita, questo influirà molto sul Vostro futuro rapporto con l'animale. Per prendere un animale adulto dovrete muovervi con calma, tranquillità e lentezza. Lo dovrete guidare verso un angolo con molta delicatezza e, avvicinandovi piano piano lo dovrete prendere con decisione. Mettendo una mano sul dorso della gallina con l'altra l'alzerete avvicinandola a voi stessi. Non prendeteli per il collo, zampe o ali potreste ferire in qualche modo l'animale. Vi ricordiamo che il momento migliore per maneggiarli è sempre durante la notte, è un momento in cui gli animali sono estremamente tranquilli . La cosa da non fare assolutamente è quella di rincorrere gli animali. 
Le razze di galline nane più apprezzate da Il Verde Mondo

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Le razze di galline nane più apprezzate da Il Verde Mondo

il dic 24 2024
Quando si allevano polli a semplice scopo ornamentale, si guarda principalmente ad alcune caratteristiche fisiche particolari come colore e disegno delle piume, portamento o anche le dimensioni. Ed è proprio sulle dimensioni che vorremmo concentrarci in questo articolo parlando di galline ornamentali nane. Presenteremo quindi alcune delle più note razze di polli nani, mettendone in evidenza le peculiarità fisiche. Galline nane: perché allevarle? Ci sono varie ragioni a favore dell’allevare polli ornamentali nani: le dimensioni inferiori ad esempio non solo rendono questi volatili più graziosi da vedere ed esibire, ma ci permettono anche di allevarli in meno spazio di quello richiesto per i “cugini” di taglia normale. Per allevare polli nani potrebbe quindi bastare un bel cortiletto, un giardino, o anche un terrazzo abbastanza spazioso. In questo modo ci si potrebbe anche dotare di pollai mobili con ruote da spostare e ricollocare all’occorrenza. Oltre a ciò, le misure contenute favoriscono anche consumi ridotti per il loro mantenimento. Non dimentichiamo poi che, per quanto piccola, anche una gallina nana produce uova: più piccole, ma con un tuorlo relativamente più grande. Ovviamente non saranno le migliori tra le ovaiole, ma, a seconda della razza, la quantità di uova prodotte è comunque discreta. Ma non solo! Queste piccole galline sono anche delle chiocce invidiabili, tant’è che, se allevi anche altre razze a scopo riproduttivo, potresti affidarti a loro per la cova. Razze di galline nane Esistono svariate razze di gallina o galletto nano. Noi, in questa sede, ci limiteremo ad elencarne alcune, quelle che più ci colpiscono e a cui siamo affezionati! La Sebright La gallina nana Sebright è una razza derivata, frutto cioè di vari incroci opportunamente studiati per esaltare certe caratteristiche fisiche. Della Sebright spiccano il portamento fiero ed eretto, le ali rivolte verso il basso, la corporatura snella e il magnifico piumaggio bordato di nero. Non si riscontrano grandi differenze tra maschio e femmina. Quest’ultima però non si dimostra né una grande ovaiola, né una brava chioccia. Leggi dal nostro Blog di più sulla Razza avicola Sebright: storia e caratteristiche. La Moroseta nana La gallina Moroseta (immagine di copertina) esiste in varietà miniaturizzata e standard, ma già quest’ultima, data la stazza più piccola di un pollo comune, può essere considerata nana (o semi-nana). Sia la gallina Moroseta nana che quella semi-nana si caratterizzano principalmente per il piumaggio morbido e setoso (che ricorda più una pelliccia che una livrea), ma anche per un temperamento molto docile (ideale per un animale da compagnia). La Collo nudo nana È una selezione di origine tedesca che, come spiega il nome stesso, si contraddistingue per l’assenza di piume sul collo. La cosa ovviamente può piacere o meno (è un giudizio del tutto soggettivo) fatto sta che questa razza è proprio da consideranti ornamentale. La mancanza di piume non sembra essere un grosso impedimento neanche per allevarle in zone piuttosto fredde. Dal punto di vista comportamentale, i polli di razza nana collo nudo sono docili e di compagnia. Buona anche la produzione di uova e la propensione alla cova. Leggi anche “La Collo Nudo Nana: Caratteristiche e Curiosità” dal nostro Blog. La Chabo La gallina Chabo o Nagasaki ha origini orientali. Ha un aspetto molto simpatico e grazioso, dovuto principalmente alle zampe molto corte e all’andatura goffa… quasi strascicata. Hanno un indole tranquilla, tant’è che più maschi possono convivere anche assieme. Scopri di più sulla Gallina Chabo o Nagasaki: allevamento e curiosità. La Cocincina nana Benché il nome sia lo stesso della sua variante gigante, la cocincina nana è considerata come una razza a sé stante. La sua bellezza è riassunta nella corporatura tonda e piena, accentuata dal piumaggio vaporoso ed esteso anche alle zampe.
Sabato 16 e Domenica 17 2017 - XXIV° Campionati Italiani di Avicoltura

Polli e Galline

Sabato 16 e Domenica 17 2017 - XXIV° Campionati Italiani di Avicoltura

il dic 24 2024
Ricordiamo a tutti i Nostri Clienti e gli Appassionati Avicoli che ci seguono che sabato e domenica (16/17-12-2017) ci saranno i XXIV° Campionati Italiani di Avicoltura. Questo appuntamento è molto interessante in quanto ci saranno in gara ben 673 soggetti che rappresenteranno 66 razze avicole. Oltre a poter visionare moltissime razze si potranno osservare i migliori soggetti presenti nel territorio Italiano. Tra questi ci saranno i soggetti migliori che diventeranno appunto Campioni Italiani. Noi ci saremo in quanto è sicuramente un ottimo appuntamento per chiuque ami questi animali. Per noi sarà un'ottima occasione per vedere da vicino molti animali che non abbiamo mai osservato da vicino. Invitiamo tutti gli amanti di questi splendidi animali a seguirici in quel di Trento per passare un'ottima giornata in compagnia di splendidi galli e galline allevati dai migliori allevatori d'Italia. In esposizione troverete: Cemani Yokohama Cocincina Brahma Orpington Autralorp Amrocks Sussex Faverolles Faverolles Tedesca Marans Wyandotte Barneveld Arricciata Araucana Vorwerk Ancona Livorno Rubusta Maculata Valdarno Italiana Leghorn Lakenfeld Appenzel con Ciuffo Moroseta Moroseta con Barba Padovana Polverara Bantam Sebright Barbuta d'Anversa Barbuta di Watermael Nana Calzata Olandese Nana Serama Chabo Cocincina Nana Cocincina Nana Riccia Asyl Nana Combattente Indiano Nano Combattente Inglese Antico Nano Combattente Inglese Moderno Nano Ko Shamo Orloff Nana Twente Nana Phoenix Nana Faverolles Tedesca Nana Wyandotte Nana Sulmital Nana Vorwerk Nana Andalusa Nana Ancona Nana Livorno Nana Padovana Nana Padovana Nana Riccia Olandese con Ciuffo Nana Olandese con Ciuffo Nana Riccia Moroseta Nana Amburgo Nana Araucana Nana Arricciata Nana
Problema: Le uova fertili che ho acquistato sul web non si sono schiuse

Polli e Galline

Problema: Le uova fertili che ho acquistato sul web non si sono schiuse

il dic 24 2024
Acquistare uova fertili da allevatori avicoli che sono costretti a spedire con spedizioniere espresso nasconde dei rischi imputabili sia a chi vende sia a chi compra. Infatti la qualità delle uova offerte da chi vende potrebbe non essere ottimale e, qualora lo fosse, potrebbero essere danneggiate durante il trasporto. Dall’altra parte chi acquista potrebbe commettere degli errori nella fase di incubazione. Stabilire l’eventuale responsabilità di un insuccesso a quel punto potrebbe diventare un vero rebus. Consigliamo quindi a chi compra di considerare una scommessa il fatto di riuscire ad ottenere buone percentuali di schiusa delle uova in caso di un acquisto avvenuto in questo modo. Chiaramente si può cercare di diminuire i rischi di essere “fregati” dall’allevatore poco serio di turno o di ottenere dei risultati scadenti nonostante la qualità del prodotto e la buona fede del rivenditore. Per evitare questo consigliamo di: Evitare l’acquisto di uova da cova da persone non conosciute o che propongono offerte molto allettanti. Le false offerte potrebbero annullare il risparmio iniziale con una enorme perdita di tempo e risorse con l’incubatrice. Cercare un allevatore “accreditato”. Lo scambio di questo prodotto sul web è ormai molto frequente e non è difficile trovare blog che parlano di esperienze precedenti e nomi di persone considerate affidabili. Spesso si trovano anche i nomi dei truffatori ma abbiamo capito che questi cambiano molto spesso riferimenti e quindi diventa difficile riuscire a stanarli. Cercare di andare direttamente da chi alleva le galline senza passare dalla spedizione tramite corriere espresso. Qualora questo non fosse possibile dovrete fidarvi molto di chi vi propone l’affare. In questo caso assicuratevi di conoscere il modo in cui il venditore intende effettuare il pacco. Vi ricordiamo che qualora le uova vengano spedite non ci sono più possibilità di poter stabilire la responsabilità in caso di insuccesso. Lo diciamo perché anche un pacco ben fatto, se maneggiato malamente da chi consegna, potrebbe portare a dei problemi sulla fertilità non imputabili a chi ha spedito. Lasciare riposare le uova almeno 24 ore dalla consegna. Controllare che il guscio non abbia crepe. Fare un controllo con la lampada sperauova per controllare che la camera d’aria interna sia intatta e ben visibile. In caso di grandi incurie di chi consegna potreste vedere un sacco di bolle. Fare la speratura delle uova al 7-8 giorno per controllare se l’embrione si è formato o meno. Se ci dovessero essere dei gravi problemi e la percentuale di insuccesso fosse già al 100% eviterete di sprecare tempo e denaro per tenere l’incubatrice accesa per altre due settimane inutilmente. Se seguirete questi consigli dovreste avere delle bellissime esperienze con i polli ornamentali che più vi piacciono. Nel caso in cui amiate qualche razza avicola particolare vi consigliamo di visitare altri articoli del nostro blog dove potrete trovare un bel po’ di informazioni utili. Vi ricordiamo inoltre che noi stessi alleviamo galli e galline ornamentali di diverse razze quindi molte uova e soluzioni le potrete trovare direttamente contattandoci attraverso i contatti del sito.
Allevare la gallina Padovana: caratteristiche della razza ciuffata

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Allevare la gallina Padovana: caratteristiche della razza ciuffata

il dic 24 2024
La Padovana è una razza di galli e galline di cui abbiamo parlato più e più volte. Non solo per il meraviglioso ciuffo di piume sulla testa che la caratterizza, ma anche perché, date le sue svariate caratteristiche, è un esemplare che ben si presta a vari tipi di allevamento. Conosciamola più nel dettaglio! La Padovana e le sue molteplici attitudini Questa razza riscuote sempre molto successo per via della sua triplice attitudine all’allevamento. Il suo punto di forza principale è certamente la bellezza, cosa che la rende uno degli esemplari di gallina ornamentale più apprezzato. Ma oltre a ciò la Padovana ha ben altro da offrirci: è sia una buona razza da carne che una gallina ovaiola degna di nota (in grado di produrre in media 150 uova l’anno). Grazie al loro carattere docile e sedentario questi polli sono molto apprezzati anche come animali da compagnia. Origini della gallina ciuffata La peculiarità del ciuffo ha indotto gli esperti a ritenere che la Padovana, come la Gallina Polverara, siano sì selezioni italiane, ma derivanti in realtà da polli ciuffati importati dalla Polonia. Il buon adattamento alle temperature fredde ha fatto sì che gli antenati dell’est si abituassero al territorio portando allo standard attuale. Leggi dal nostro Blog “Come allevare Galline Polverara: caratteristiche della razza”. Galline Padovane caratteristiche e standard La gallina Padovana ciuffata si contraddistingue, come si intuisce dallo stesso nome, dal gran ciuffo di piume che le orna la testa, coprendola quasi completamente. Ciuffo che lascia visibili solo becco e narici, e che limita anche parzialmente la vista dell’animale. La “capigliatura” sembra più lunga e con piume appuntite nel maschio, più vaporosa e compatta nella femmina. Rispetto alla razza Olandese ciuffata (con ciuffo simile), la Padovana presenta anche una barba piuttosto folta. Esistono diverse colorazioni di questa razza: bianca, nera, argento orlata nero, oro orlata nero, camoscio orlata bianco, blu orlata, sparviero e tricolore. Cresta e orecchioni sono quasi del tutto assenti o comunque messi in secondo piano rispetto al piumaggio della testa. I tarsi sono allungati e di color ardesia. Il portamento è eretto e fiero. Gallina Padovana allevamento e fasi di crescita Allevare la gallina razza Padovana non è difficile ma bisogna seguire alcune accortezze. Se si vuole intraprendere la strada della riproduzione è bene prima sottolineare che la Padovana non è una gran covatrice. Di conseguenza è assai probabile trovarsi ad avere bisogno di una chioccia o di un’incubatrice. Il periodo migliore per la cova delle uova (quello che garantisce il tasso di natalità più elevato) è tra marzo e giugno. Se si ricorre ad una incubatrice artificiale, l'uovo va inserito nella stessa almeno un giorno dopo la deposizione, ma non oltre i 12 giorni. Scopri di più sull’incubazione dei pulcini leggendo l’articolo “Come incubare uova di gallina: procedura e tempistiche”. Una volta schiuse le uova, potremo già procedere ad alimentare i pulcini con mangimi appositi. Anche le vaccinazioni possono essere fatte dopo poco tempo. Per i primi 3 mesi i piccoli dovranno essere tenuti separati dagli altri capi e non potranno essere lasciati liberi di andare al pascolo. Dovranno poi essere tenuti fuori dal contatto diretto con le feci per evitare coccidiosi. Raggiunti i sei mesi gli animali saranno considerati adulti, anche se si dovrà aspettare ancora qualche mese prima che si sviluppi del tutto il ciuffo. Per quanto riguarda la convivenza tra i sessi, per ogni gallo converrà non superare le 10 galline. Recinti e pollai adatti alle galline Padovane I polli Padovana sono abbastanza resistenti, ma risentono un po’ dell’umidità e dei repentini sbalzi di temperatura. Quindi è necessario che, nei loro recinti, ci sia una zona di ricovero ben isolata termicamente, dove possano ripararsi. Tuttavia, se sei alle prime armi in campo di allevamento di avicoli, possiamo rassicurarti: la Padovana è una razza perfetta per i neofiti e se ti affiderai ai nostri consigli e ai nostri kit per pollaio in legno non potrai sbagliare!  
Come produrre mangime per galline ovaiole fatto in casa

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Come produrre mangime per galline ovaiole fatto in casa

il dic 24 2024
Scegliere i giusti alimenti per galline ovaiole è indispensabile per garantire la salute degli animali e, di conseguenza, anche uova migliori. Meglio ancora se si può contare su mangimi biologici per galline. L’idea di base di questo articolo è di coltivare in casa, fin dove possibile, gli alimenti fondamentali alla dieta delle galline ovaiole, ottenendo mangimi di origine sicura. Quali cibi per allevamento biologico galline? Per poter definire “biologico” un qualsiasi allevamento, è indispensabile che gli animali vengano alimentati con prodotti a loro volta biologici. Un buon mangime biologico per galline ovaiole può anche essere prodotto a casa… basta non ricorrere a pesticidi o artifici simili. Presumendo quindi che se si ha spazio per allevare galline lo si ha anche per un piccolo orto, perché non provare a coltivare per conto proprio almeno alcuni degli alimenti consigliati per gli avicoli? L’alimentazione delle galline ovaiole deve prevedere principalmente granaglie e semi (soia, granturco, frumento, crusca, semi di girasole ecc…) che permettano il giusto apporto di carboidrati. Questa può essere già una buona base per farsi un’idea di cosa potremmo auto-produrre per i nostri volatili. Ad esempio si potrebbe coltivare mais per galline da usare per realizzare pastoncini vari. Stessa cosa può valere per altri cereali come orzo, riso o avena. Non bisogna però dimenticare la natura onnivora delle galline e quindi, della loro necessità di assimilare anche proteine (piccoli insetti trovati al pascolo) e vitamine (vari tipi di verdura). Leggi dal nostro Blog “Cosa mangiano le galline ovaiole? Consigli per l’alimentazione corretta”. In che forma somministrare mangime per galline ovaiole Per una corretta digestione, le galline hanno bisogno che nel loro stomaco siano presenti quelli che vengono definiti “elementi trituratori”. Nello stomaco muscolare (che rappresenta la terza fase del ciclo digestivo) è fondamentale che siano presenti alcuni elementi in grado proprio di triturare il cibo ingerito e già parzialmente digerito. Cose come sabbia, sassolini o pezzettini di gusci di invertebrati rivestono un ruolo cardine nell’assorbimento delle sostanze fisiologiche. Tutto questo discorso serve a chiarire due cose: il ruolo fondamentale del pascolo per mettere a disposizione questi elementi trituratori e che è sconsigliato somministrare cibi troppo raffinati (sottoforma di farine per intenderci). Meglio mantenere una consistenza più grossolana! Mangimi biologici per galline ovaiole, verdure ed erbe aromatiche Oltre al comune mangime per galline a base di granaglie, è necessaria un’accurata integrazione a base di altre verdure fresche e altre erbe. Queste, oltre a contenere nutrienti molto importanti, possono svolgere anche altre funzioni, importantissime per l’organismo dei polli. Il timo, ad esempio, gode di importanti funzioni antisettiche e antibatteriche. Cipolla e aglio poi possono rivelarsi dei buoni vermifughi. Sapendo ciò, è possibile integrare a dovere le nostre coltivazioni. Le verdure così ottenute andranno somministrate esclusivamente fresche e non cotte. Ma è importante anche sottolineare che non tutte le verdure o le erbe possono andar bene per le nostre galline!  I pomodori ad esempio limitano l’assorbimento di calcio. I fagioli crudi sono da considerarsi tossici. Conviene evitare anche prezzemolo, sedano e cavolfiore. Per altre informazioni sull’alimentazione delle galline leggi “La convivenza nel pollaio: mangiatoie per galline e ordine di beccata”.
Problema: Le galline sembrano annoiate

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Problema: Le galline sembrano annoiate

il dic 24 2024
Nel caso in cui l’allevatore avicolo tenga le sue galline in un piccolo recinto e che questo sia completamente sprovvisto di vegetazione e di qualsiasi altra distrazione è possibile che gli animali si annoino. In alcuni casi questa noia si può trasformare in vera e propria depressione la quale può sfociare in sopravvenute malattie che possono anche mettere in pericolo la vita della gallina o del gallo in questione. Questo può succedere perché gli avicoli sono creature molto attive e curiose che per loro natura passano le giornate razzolando in cerca di cibo e di qualsiasi cosa attiri la loro attenzione. Se non si dà modo agli animali di poter sfogare questo istinto primordiale qualcosa di non buono potrebbe succedere. Per questo motivo dobbiamo assicurarci che le nostre galline vivano in un ambiente il più possibile stimolante. Questo non vuole assolutamente dire che la nostra unica soluzione per avere creature felici sia quella di dare loro vasti prati in cui razzolare ma significa che dobbiamo rendere l’ambiente in cui vivono il più stimolante possibile anche se li teniamo in un piccolo pollaio in legno o in un recinto con pochissima metratura. Chiaramente meno stimolante sarà il luogo in cui vivono e più dovremo impegnarci per fare in modo che l’ambiente cambi. Per rendere un pollaio più piacevole e stimolante per le vostre galline potrete: Con una buona frequenza inserire nel recinto dei polli della paglia. Anche gli sfalci d’erba saranno molto apprezzati in quanto conterranno piccoli fiorellini e parassiti che possono molto ben stimolare la loro curiosità. Mettere qualche tronco o posatoio nella zona giorno in modo da stimolarli a fare qualche bel salto. In questo modo potranno mantenersi in forma. Appendere delle verdure al soffitto del pollaio. Potrete utilizzare dell’insalata, cavoli, broccoli, ecc. Oltre a dare alle galline una buona occasione per distrarsi contribuirete a variare la classica alimentazione a mangime. Se poi aggancerete le verdure ad un’altezza superiore alla loro statura per becchettare saranno costrette a fare dei saltelli. Anche in questo caso le aiuterete a sgranchirsi un po’ le zampe. Appendere qualche vecchio CD al soffitto della recinzione le incuriosirà sicuramente. Inserire qualsiasi scarto del vostro orto sarà sicuramente un’ottima salutare distrazione. Anche mettere intere zolle di terra le potrà tenere impegnate per qualche ora. Per ultima e fuori dalla punteggiatura, non perché sia meno importante, anzi, ci mettiamo anche il tempo che voi potrete trascorrere con le Vostre galline. Ricordate che gli avicoli sono animali molto socievoli e per alcune razze si può raggiungere un eccellente grado di affezione. Quindi la compagnia che darete loro sarà senz’altro preziosa. Nel caso in cui decidiate di passare del tempo con le vostre galline ovaiole questo aiuterà sia gli animali che voi stessi ad essere felici e soddisfatti. Raggiungere un buon rapporto con chi il mattino gratifica i tuoi sforzi di allevatore con un freschissimo uovo è una bellissima sensazione.
Come nascono i pulcini di gallina? Dalla fecondazione alla schiusa

Polli e Galline

Come nascono i pulcini di gallina? Dalla fecondazione alla schiusa

il dic 24 2024
Una delle esperienze in assoluto più belle per un allevatore avicolo è la riproduzione. Vedere i piccoli pulcini che, a colpi di becco, si fanno strada nel mondo è un evento sempre emozionante. Per arrivare a tale risultato è fondamentale che l’allevatore conosca bene l’intero processo di riproduzione, soprattutto quando, in assenza di una chioccia, è richiesto l’ausilio di un’incubatrice. Ecco come nascono i pulcini! Fecondazione uova gallina La prima fase per la nascita dei pulcini è la fecondazione delle uova di gallina. Ovviamente per questa azione è necessaria la presenza di almeno un gallo che con l’atto riproduttivo in sé (in gergo si dice che il maschio copre la femmina) fornirà il suo sperma alla gallina. Scopri anche “A cosa serve 1 gallo nel pollaio? Convivenza tra sessi e riproduzione”. In questa fase l’uovo è ancora privo del classico guscio rigido e ciò permette all’uovo stesso di entrare in contatto con lo sperma e di dare avvio alla fecondazione (l’uovo è permeabile agli spermatozoi). Questo secondo processo durerà all’incirca 24 ore e si concluderà con la deposizione dello stesso dentro uno dei nidi per pollaio. Per favorire la deposizione delle uova all’interno del nido artificiale da parte delle galline è opportuno allestire lo stesso per bene, adagiando della paglia sul fondo. Potrebbe anche capitare che qualche gallina deponga in un altro posto, ma se affrontiamo il problema per tempo possiamo invogliarla e abituarla ad usare il nido. Come covare le uova? Come abbiamo affermato già varie volte in questo Blog, la propensione della galline alla cova non è cosa scontata e può dipendere da vari fattori tra cui la razza. Questa cosa ci mette di fronte a 3 possibili scenari diversi: la gallina che ha deposto inizia a covare; la gallina non cova, ma possiamo comunque contare su un’altra chioccia (esemplare propenso alla cova); non avendo femmine che possano covare, dobbiamo ripiegare su un’incubatrice per uova di gallina. Leggi anche dal nostro Blog “Come incubare uova di gallina: procedura e tempistiche”. Nel caso volessimo provare con una cova naturale, possiamo “invogliare” chi ha deposto l’uovo lasciando lo stesso dentro uno degli appositi nidi per galline ovaiole inseriti nel pollaio. Se la cova avviene come dovrebbe, la gallina provvederà ad accudire le uova ininterrottamente per tutte le 3 settimane necessarie allo sviluppo del pulcino. Provvederà anche a girare e spostare le uova di tanto in tanto per garantire che tutte vengano scaldate in modo uniforme. Si assenterà solo il minimo indispensabile per poter bere e mangiare. Sviluppo embrionale pulcino Conoscere come avviene lo sviluppo di un embrione-pulcino è molto importante, soprattutto nel caso in cui si stia usando un’incubatrice. In base alle varie fasi di sviluppo ci saranno alcune operazioni da svolgere: capire entro quanto inserire le uova, quando girarle, quando rimuovere il loro supporto di sostegno ecc… È altrettanto importante poi verificare che l’uovo sia effettivamente fecondo e che l’embrione sia vivo. Per fare questo si procede con la speratura di un embrione di pulcino: utilizzando una lampada apposita si verifica il contenuto dell’uovo e come questo si sviluppa. Per quanto riguarda lo sviluppo dell’embrione: subito dopo la fecondazione, le cellule cominciano già ad organizzarsi, mostrando una testa e una colonna vertebrale abbozzate; nei giorni successivi, fino al 4^, si formeranno anche il sistema vascolare e tutti gli organi vitali; dal 7^ giorno cominciano anche a vedersi ali e zampe; a 10 giorni ecco che fanno comparsa le prime piume e il becco comincia ad inspessirsi; con il 14^ giorno si sviluppano anche gli artigli; il pulcino continua a svilupparsi fino al 20^ giorno, quando cioè inizierà a beccare il guscio per rompere l’uovo ed uscire; il pulcino può impiegare anche un giorno intero per liberarsi completamente dal guscio.
Problema: Le galline non cominciano a deporre le uova

Polli e Galline

Problema: Le galline non cominciano a deporre le uova

il dic 24 2024
L’inizio della deposizione delle uova di una gallina ovaiola è dettato dall’età. In genere l’inizio della produzione dovrebbe avvenire al raggiungimento delle 24 settimane di vita dell’animale. In quel periodo la gallina raggiunge la maturità sessuale ed anche la capacità riprodursi, per questo motivo inizierà a produrre uova. La regola dei 6 mesi di vita non è comunque una data certa in quanto ogni razza avicola e, talvolta, anche ogni ceppo di una stessa razza, potrebbe avere dei tempi diversi di inizio della deposizione. Quindi non preoccupiamoci nel momento in cui qualcuno dei nostri animali ritardi il lieto evento. Un problema comune di ritardo della prima deposizione si può avere nel caso in cui chi compra le galline si affidi ad allevatori un po’ “furbetti”. Non è raro incontrare allevatori che per risparmiare un po’ di soldi in mangime le venda spacciandole per animali quasi adulti. Per un avicolo la fase che va dalla 18ma alla 24ma settimana è un po’ promiscua in quanto non è dato sapere con certezza l’età dell’animale. In questo caso ci si deve fidare di quello che ci dice l’allevatore che ce li vende. Quindi nel caso in cui vi affidaste all’acquisto e non all’autoproduzione delle galline non spaventatevi se la deposizione comincia con qualche settimana di ritardo. In questo caso cambiate riferimento per l’acquisto degli avicoli in futuro. Altro problema da tenere in conto è quando si fanno nascere galline verso la fine della primavera e/o l’inizio dell’estate. Far nascere animali in questo periodo comporta delle particolarità, infatti gli avicoli raggiungeranno la maturità sessuale in un periodo freddo e di poca luce. Questo potrebbe far slittare l’apparizione del primo uovo nel pollaio fino alla fine dell’inverno, quindi ben oltre i primi sei mesi vita dell’animale. Quindi chi fa nascere pulcini durante maggio e giugno potrebbe avere soddisfazioni direttamente a novembre o addirittura dopo gennaio o febbraio. Non preoccupatevi anche se qualcuna comincia prima e l’altra molto dopo. Ogni animale è a sé, l’importante è che siano sani e sereni dove li andrete a tenere. Ricordate che nel periodo strettamente invernale (dicembre – gennaio) molte femminucce smettono di produrre uova. Non è una regola, c’è chi smetterà prima, chi non smetterà per niente, chi ne farà molto poche. Sicuramente non aspettatevi una produzione ai livelli primaverili. È nella possibilità rimanere senza uova per un paio di mesi, anche nel caso si abbiano molti animali nel pollaio, soprattutto se alimentate le Vostre galline in modo naturale. Diciamo però che nel periodo che va dalla fine di gennaio all’inizio di febbraio tutti gli animali dovrebbero riprendere. Altri problemi che riguardano la deposizione possono essere dovuti all’alimentazione, allo stress dell’animale, alla muta, ecc. ma ne parleremo con calma nei prossimi articoli del nostro blog