Polli e Galline

La convivenza nel pollaio: mangiatoie per galline e ordine di beccata

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La convivenza nel pollaio: mangiatoie per galline e ordine di beccata

il dic 31 2024
In un allevamento avicolo la gestione dei pollai non è così facile come sembra! Tra i volati esiste il cosiddetto ordine di beccata, che prevede che gli esemplari più forti si cibino prima di quelli più deboli. Per evitare che questi ultimi rimangano senza o con poco cibo, bisogna pensare attentamente a come allestire un pollaio! Soprattutto per quel che riguarda le mangiatoie. Cos’è l’ordine di beccata per i polli? Allestire un pollaio può essere una fantastica idea per avere sempre a disposizione delle uova fresche, ma prima di allevare delle galline devi sempre informarti sul loro modo di vivere e di rapportarsi fra loro. Un particolare radicato in questi volatili è l'ordine di beccata,ossia la gerarchia secondo la quale i membri più forti hanno il diritto di mangiare per primi, seguiti poi da tutti gli altri, sempre rispettando un preciso ordine gerarchico. Può quindi succedere che i più deboli rimangano senza cibo, ma tu puoi risolvere facilmente questa eventualità procurandoti due o più mangiatoie per galline, ponendole magari in punti differenti del pollaio. Ricordati però ti tenere sempre al riparo dalla pioggia le mangiatoie, poiché il mangime deve sempre restare asciutto. Procurati una mangiatoia per galline di buona qualità La mangiatoia per polli è uno degli accessori fondamentali per iniziare ad allestire un pollaio di qualità, In commercio sono disponibili sia per le granaglie che per il cibo a foglia come erba fresca, cavolo nero o altra verdura a foglia grande. Per quanto riguarda le mangiatoie per galline ovaiole, è fondamentale che siano realizzate in materiale pesante per evitare che vengano rovesciate e ci razzolino all'interno. Il cibo finito a terra potrebbe inoltre attirare roditori e uccelli, portatori di batteri e malattie. Le mangiatoie automatiche per polli sono la soluzione ideale: quando l'animale sale sul pedale questa gli eroga il cibo evitando inutili sprechi perché si chiude appena scende. La quantità di cibo ideale per ogni esemplare corrisponde a 125 grammi giornalieri. Oltre alle mangiatoie antispreco a pedale, sono disponibili anche altre mangiatoie per polli: quelle a tramoggia o a sifone. Mangiatoia a tramoggia Si tratta di un recipiente che può essere messo a terra o fissato ad una parete, dal quale il mangime scende per forza di gravità in una vaschetta posta nella parte inferiore. Questo modello di mangiatoia è una soluzione pratica, pulita e contro gli sprechi. Inoltre, grazie alla presenza di un ampio contenitore, una mangiatoia a tramoggia puoi garantire alle tue galline una scorta di cibo per un tempo prolungato: è quindi la soluzione ideale se devi assentarti dal pollaio per qualche giorno. Mangiatoia a sifone Sono dei recipienti, solitamente realizzati in plastica o metallo, nei quali vengono posti cibo o acqua che scendono all'interno di una vaschetta posta alla base. E' una soluzione economica e di facile pulizia, ma per evitare furti di cibo da parte di animali estranei al pollaio, è bene che durante la notte venga posta all'interno di un luogo chiuso.
Come disinfettare un pollaio da batteri e parassiti

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Come disinfettare un pollaio da batteri e parassiti

il dic 31 2024
Di tanto in tanto il pollaio va disinfettato in maniera accurata, onde evitare la proliferazione di parassiti e batteri. La pulizia pollaio dovrebbe riguardare il pavimento, le pareti e la lettiera, ma soprattutto le attrezzature presenti all’interno. Sarà opportuno, infatti, smontare e pulire in maniera approfondita gli abbeveratoi, le mangiatoie, le rastrelliere e i nidi. Ma procediamo con ordine vediamo nel dettaglio come disinfettare un pollaio. Come pulire pollaio Che si tratti di un pollaio o di qualsiasi altro ricovero realizzato per ospitare avicoli quali anatre, tacchini, oche o faraone, ogni ambiente di questo tipo va sottoposto ad un'accurata disinfezione almeno una volta all'anno per eliminare batteri e parassiti responsabili di molte malattie dei polli. Il periodo più indicato per disinfettare il pollaio è l'inizio dell'autunno, poiché fra settembre ed ottobre gli animali attraversano un periodo di pausa riproduttiva. Per procedere con la disinfezione ti converrà sgombrare prima il pollaio e tenere gli animali lontani dal loro ricovero per qualche giorno, attrezzando un'area che possa ospitarli durante il periodo definito di 'vuoto sanitario'. La disinfezione va eseguita utilizzando prodotti specifici acquistabili presso i negozi che vendono articoli per l'allevamento e l'agricoltura o presso i consorzi agrari. Prima di procedere con la disinfezione è necessario diluire i prodotti facendo molta attenzione al dosaggio e alle indicazioni presenti sull'etichetta. I disinfettanti dovranno essere nebulizzati in ogni parte del pollaio mediante una pompa a spalla. Ultimata la disinfezione dovrai attendere le due settimane canoniche imposte dal cosiddetto 'vuoto sanitario', durante il quale il pollaio dovrà restare completamente sgombro al fine di migliorare l'azione disinfettante degli agenti chimici distribuiti nell'ambiente. Come disinfettare un pollaio in legno: le varie fasi Per la pulizia pollaio legno è necessario rimuovere tutto ciò che è stato stipato al suo interno, quindi lavare con acqua calda tutti gli accessori, compresi i nidi, e possibilmente utilizzare una idro-pulitrice. I pollai in legno prefabbricati necessitano di una disinfezione profonda ed accurata, proprio per la presenza del legno, un materiale altamente poroso e permeabile. Una volta asciugato, sarà molto utile effettuare anche una passata di guaina liquida atossica sulle pareti del pollaio, possibilmente anche all'esterno. Per quanto riguarda la lettiera, è opportuno utilizzare del truciolo mescolato ad una buona quantità di calce e sabbia, quest'ultima fondamentale per limitare la formazione di fanghi.
Come funziona l'incubatrice per uova di gallina?

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Come funziona l'incubatrice per uova di gallina?

il dic 31 2024
L'incubatrice per uova di gallina è uno strumento essenziale per far sì che le uova si schiudano anche quando le galline non covano spontaneamente. Questo atteggiamento, infatti, non è così inusuale e se non esistesse l'incubatrice molti pulcini nemmeno riuscirebbero a nascere. Ma come funziona l'incubatrice per uova di gallina? Come funziona l'incubatrice per uova Capire come funziona incubatrice per uova di gallina non è così difficile, basti pensare che un uovo, quando viene covato, riceve calore dal corpo materno, ad una temperatura base indispensabile affinché l'embrione nell'uovo si sviluppi fino a diventare per l'appunto un pulcino e schiudersi. Il funzionamento incubatrice per uova prevede che le stesse vengano posizionate in appositi alloggi all'interno di una sorta di scatola di plastica chiusa (che è l'incubatrice stessa), nella quale viene mantenuta una temperatura costante di 37,7°C. Regole da seguire per usare le incubatrici Il corretto funzionamento di un'incubatrice per uova presuppone però che vengano rispettate alcune specifiche condizioni e regole, necessarie affinché l'intera procedura porti ad uno sviluppo embrionale completo e corretto. Un'incubatrice per polli deve avere una temperatura stabile, che al massimo oscilli di 0,2 gradi centigradi. Perché la temperatura interna venga mantenuta costante, deve esserlo il più possibile anche quella esterna, la quale deve aggirarsi sui 18-24°C. Ogni incubatrice è provvista di vaschette per l'acqua che vanno riempite affinché il tasso di umidità venga mantenuto sul 52-55%. Infine, tutte le uova non covate devono essere posizionate nell'incubatrice non oltre una settimana dalla deposizione, altrimenti il tasso di schiusa diventa davvero basso. Se desideri informazioni in più sulla gestione delle uova ti invitiamo a leggere l'articolo del Blog 'Come gestire la schiusa delle uova'. Borotto incubatrici Tra i modelli migliori si ricordano quelle marcate Borotto, disponibili sul nostro e-commerce a costi interessanti. Ogni incubatrice Borotto presenta un'elevata qualità dei materiali e un'alta efficienza delle funzionalità, con la garanzia di uno strumento professionale, largamente utilizzato in privato e negli allevamenti. Le incubatrici Borotto rappresentano senza dubbio un ottimo compromesso tra costo e qualità, difatti possono essere annoverate tra quelle più ricercate e venduta sul web. Nel video che segue ti mostriamo come viene usata l'incubatrice Borotto modello Real 24 . Incubatrici Borotto prezzi I prezzi delle incubartici Borotto ovviamente variano a seconda del numero di uova che possono ospitare, nonché dal modello specifico che può anche essere automatico o semiautomatico (ovvero dotato di dispositivo che permette di girare le uova in autonomia). Per tutti i dettagli su schede tecniche, modelli disponibili e prezzi, ti invitiamo a visitare il nostro e-commerce.
Cosa mangiano i pulcini appena nati?

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Cosa mangiano i pulcini appena nati?

il dic 31 2024
Chi si avvicina al bellissimo mondo degli allevamenti di volatili da cortile, deve necessariamente avere delle nozioni di base con cui gestire questa esperienza. Ad esempio, fondamentale è partire dall'ABC e sapere cosa mangiano i pulcini appena nati. Alimentazione pulcini di gallina allo stato brado Se ti stai chiedendo cosa mangiano i pulcini di gallina, sappi che esistono diverse possibilità di alimentazione, escludendo ovviamente quella che avverrebbe in natura se le galline e i pulcini fossero lasciati a se stessi. Infatti, questo tipo di alimentazione è sempre molto scarna, incompleta e rischiosa. Consigli per alimentazione pulcini appena nati L'alimentazione dei pulcini appena nati deve essere fatta di granaglie, mangimi e farine, tutti adeguatamente miscelati in modo che le varie parti nutritive siano adeguatamente calibrate in base alla fase di crescita dei pulcini. Proprio per questo motivo, l'alimentazione allo stato brado può risultare insufficiente, sia da un punto di vista quantitativo, che da uno qualitativo. L'alimentazione dei pulcini può basarsi sui mangimi industriali di elevata qualità, realizzati appositamente per stimolare una crescita omogenea e regolare e per questo spesso arricchiti di vitamine, sali minerali ed integratori adatti. Tali mangimi, però, di frequente hanno l'inconveniente di stimolare una crescita fin troppo veloce, per cui a volte si preferisce miscelare i mangimi industriali con le granaglie e le farine. Con quest'altro metodo di alimentazione, invece, i pulcini di gallina potranno mangiare il normale mangime per adulti, miscelato con granaglie sminuzzate, quali: legumi, frumento, miglio, mais, etc… Un altro tipo di alimentazione che potrai somministrare ai pulcini è un mix fatto di granaglie fini e farine: dovrai sfruttare una pappa di farina di mais, crusca di frumento e acqua miscelato alle granaglie sminuzzate viste precedentemente. Questo tipo di alimentazione, però, dovrebbe presupporre che i pulcini abbiano comunque modo di accedere all'ambiente esterno e completare la loro alimentazione con quanto riescono a catturare nelle ore in cui stanno all'aperto. Mangiatoia pulcini E' fondamentale, inoltre, disporre di un'adeguata mangiatoia per pulcini, che potrai scegliere per dimensioni e caratteristiche anche in base al numero di soggetti presenti in allevamento. La mangiatoia da pulcini deve infatti essere adeguatamente capiente da contenere e distribuire l'intero pastone di granaglie, farine o il mangime industriale, senza creare sovraffollamento. Allo stesso tempo, la mangiatoia dovrà disporre di una base che permetta ai pulcini di accedere facilmente al cibo, mantenendo la giusta proporzione tra altezza e capienza.
Cosa mangiano le galline ovaiole? Consigli per l’alimentazione corretta

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Cosa mangiano le galline ovaiole? Consigli per l’alimentazione corretta

il dic 31 2024
Chi vuole allevare galline ovaiole deve necessariamente fornire loro una dieta corretta e bilanciata. L'alimentazione delle galline ovaiole è il principale fattore che regola la loro salute, pertanto è fondamentale scegliere la miglior 'linea alimentare' possibile, tesa al rafforzamento del loro sistema immunitario, necessario a proteggerle da virus, infezioni, parassiti e malattie. Di seguito riportiamo alcune indicazione su cosa mangiano le galline ovaiole. Galline ovaiole cosa mangiano Cominciamo col dire che gli avanzi possono essere considerati come una semplice aggiunta e non come la base della loro alimentazione. Un regime alimentare basato esclusivamente sugli avanzi dei nostri pasti potrebbe originare condizioni di malnutrizione e compromettere persino la produzione di uova. Le galline ovaiole che hanno la possibilità di cercare il cibo per conto loro godono di un apporto nutritivo importante, avendo a disposizione numerose erbe e piante spontanee quali la cicoria, il trifoglio, il timo, la santolina, ma anche insetti, vermi e lombrichi. A tal proposito ti conviene saperne di più sul come organizzare il pascolo negli allevamenti avicoli. Per incentivarle a razzolare metti loro a disposizione il cibo solo nella seconda metà della giornata. Una corretta alimentazione per galline ovaiole deve offrire un apporto proteico pari almeno al 16% del totale, pertanto oltre ad erbe e granaglie, non devono mancare alcuni alimenti per galline ovaiole in grado di aumentare l'apporto proteico, ovvero il favino e la soia integrale. Inoltre, questi animali necessitano di calcio (indispensabile per la formazione del guscio dell'uovo), che può essere reso disponibile attraverso i pastoni realizzati con formaggio, legumi (cotti) e pane, oppure con i semi di girasole. Per favorire la produzione di uova poi risulta molto utile somministrare del grit. Quest'ultimo è un composto di gusci d'ostrica triturati che può essere aggiunto al comune mangime per integrare il carbonato di calcio nella dieta. Infine, nella mangiatoia per galline ovaiole non devono mai mancare i cosiddetti 'elementi trituratori' (sabbia, sassolini, gusci di lumaca), che una volta deglutiti aiutano la digestione dell'animale. Mangimi galline ovaiole Quali mangimi per galline ovaiole è consigliato somministrare? I mangimi biologici sono quelli da preferire. I preparati migliori dal punto di vista nutrizionale sono quelli che contengono: semi di soia, granturco, farina di frumento e granturco, crusca, carbonato di calcio, semi di girasole, cloruro di sodio, fosfato bicalcico ed olio di soia, piselli spezzati, favino. Alimentazione galline ovaiole: cibi da evitare Nella mangiatoia per galline ovaiole non devono mai essere introdotti pomodori (che contrastano il corretto assorbimento del calcio), uova crude, salumi, carne cruda (può causare aggressività e persino fenomeni di cannibalismo), fagioli crudi, dolci (altamente tossici) e il sale. Il pane può essere somministrato solo una volta a settimana secco e sbriciolato. Per un apporto vitaminico completo puoi offrir loro della verdura, evitando tassativamente il prezzemolo, il sedano e il cavolfiore. Ricorda, inoltre, di dar loro soltanto verdure fresche e mai secche o cotte. L'ideale sarebbe predisporre una mangiatoia automatica per galline (a pedale) e antispreco nella quale mettere verdure ed erbe che possano essere piluccate senza essere calpestate.
Come allestire un pollaio e quali accessori servono

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Come allestire un pollaio e quali accessori servono

il dic 31 2024
Se sei capitato in questa pagina è perché sei intenzionato ad intraprendere la strada dell’allevamento di avicoli o perché vuoi informazioni in più per organizzare il pollaio per quello che hai già. Per allestire un pollaio servono un minimo di esperienza ed una buona manualità. Ogni sforzo profuso però verrà ricompensato dalle galline che ti regaleranno uova fresche tutti i giorni! Come scegliere e come allestire un pollaio Per scegliere in maniera adeguata il pollaio sarà opportuno tener conto che in ogni metro quadro di spazio potrai allevare non più di quattro galline. Ricorda di sistemare il pollaio ad una distanza di almeno dieci metri dalle abitazioni e di tenere sempre in perfette condizioni igieniche il ricovero per le tue galline, onde evitare l'insorgere di odori sgradevoli. Per allestire un piccolo pollaio è necessario considerare le esigenze delle galline, alle quali non dovrà mancare nulla, al fine di mantenerle in salute e farle deporre uova sane, dotate di un guscio solido e resistente. Qualora dovessi scegliere un pollaio in legno prefabbricato, o uno dei nuovissimi pollai in laminato, avrai la certezza di avere un prodotto comodo, compatto e completo, incluso il fondo estraibile per la pulizia della superficie calpestabile. Oltre all’allestimento interno dovrai strutturare per bene anche il recinto esterno e la zona destinata al pascolo. Quali accessori per un pollaio? Fra gli accessori per pollaio che non possono mancare all'appello segnaliamo i posatoi per pollaio, necessari a garantire alle galline il benessere di cui necessitano. Questi animali, infatti, amano dormire poggiati su appositi bastoni di legno. Gli abbeveratoi per galline, invece, dovranno essere collocati al livello del terreno, così come le mangiatoie per galline, che dovranno risultare comunque ben separate dal pavimento al fine di non permettere agli animali di calpestare il cibo e agli eventuali parassiti di depositarvisi sopra. Infine, l'area per deporre le uova dovrà essere imbottita con abbondante paglia e trucioli di legno, al fine di raccogliere uova sempre perfettamente integre. Il nido va sistemato in un parallelepipedo di legno realizzato con tavole spesse almeno un paio di centimetri. Alcuni dei nostri pollai sono già provvisti di contenitore destinato alla deposizione. Il Verde Mondo: vendita accessori per pollaio L'e-commerce de Il Verde Mondo si occupa principalmente di pollai. Qui potrai trovare veramente di tutto, compresi pollai prefabbricati di dimensioni compatte, perfetti se hai intenzione di allevare un numero limitato di galline, compreso fra gli otto e i dieci capi. Ma, oltre a ciò, nel nostro shop online potrai anche trovare una vasta gamma di accessori per pollaio tra cui vari modelli di mangiatoia o abbeveratoio… tutto l’occorrente per dar vita al tuo allevamento!   Iniziamo con le basi… Procurati un pollaio!
Parassiti dei polli e altre malattie delle galline

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Parassiti dei polli e altre malattie delle galline

il dic 31 2024
Galline e Galli possono essere vittima di varie malattie dovute da batteri, virus o da acari parassiti dei polli: organismi che possono provocare l'insorgere di malattie per il tuo volatile da cortile. In questo articolo daremo dei consigli utili su come combattere parassiti dei polli o altre malattie grazie all'utilizzo di antiparassitari polli o altri prodotti veterinari, analizzando le mosse giuste da seguire per i più conosciuti disturbi della salute degli avicoli. Malattie delle galline di origine virale Pseudopeste o malattia di Newcastle Tra le possibili malattie delle galline, una delle più conosciute è la Pseudopeste, derivante da un virus diagnosticabile solo al microscopio. Se all'inizio, sintomi quali la mancanza di appetito, la sete eccessiva, la perdita del piumaggio o la diarrea sembrano essere attribuibili a una semplice malattia infettiva, ben presto si associano anche altre manifestazioni tipiche, quali la fuoriuscita di catarro grigiastro dalle narici, rantoli e becco aperto per la difficoltà respiratoria. La Pseudopeste non può essere curata, la si può solo prevenire con vaccini. Se diagnosticata, richiede la disinfestazione del pollaio al fine di limitare l'estensione della malattia alle altre galline. Difterite o Vaiolo Questo tipo di malattia epidermica virale può colpire la testa o diffondersi nelle mucose orali e faringee dei polli: nel primo caso si parlerà di Difterite, nel secondo caso di Vaiolo. La Difterite si manifesta con la comparsa di ulcerazioni cutanee sul capo, nella forma vaiolosa si insedia nelle zone prive di piume, ossia nei barbigli, nella cresta, intorno al becco. La malattia si manifesta con la produzione di placche da cui trasuda un liquido biancastro, tutta la regione interessata dalle placche è dolente e infiammata. Malattie e infezioni batteriche Coccidiosi La coccidiosi dipende da varie tipologie di batteri appartenenti all’ordine dei Coccidi. Colpisce in modo più violento gli esemplari giovani e interessa soprattutto la zona dei reni e dell’intestino. Si manifesta con piume arruffate, postura ingobbita, occhi socchiusi, apatia, scarso appetito, magrezza e diarrea (anche con tracce di sangue). Si può prevenire e curare con appositi antiparassitari galline per coccidiosi o altre malattie batteriche. Parassiti degli avicoli Endoparassiti: vermi intestinali I parassiti intestinali dei polli colpiscono i volatili domestici diffondendo il loro contagio tramite la saliva, il cibo o gli escrementi. Sono denominati endoparassiti proprio perché aggrediscono dall’interno (dall’esofago al’intestino). Si distinguono dagli ectoparassiti (che studieremo dopo) che invece aggrediscono i polli a livello cutaneo. Provocano dimagrimento, debolezza o occlusioni intestinali. Si combattono con un vermifugo apposito. Ectoparassiti: l’acaro rosso Tra i parassiti delle galline, molto comuni sono gli acari rossi, denominati acari ematofagi dei polli. Questi aracnidi di giorno si annidano nelle fessure dei pollai e di notte attaccano i volatili succhiando loro il sangue. La prolificazione degli acari può portare anche a milioni di esserini che attaccano le galline provocando gravi anemie, fino a condurle anche alla morte. Acquistare degli antiparassitari essenziali per distruggere gli acari presenti nel pollaio è doveroso ripristinare un ambiente igienico e salutare. Leggi di più dal nostro Blog su Come disinfettare un pollaio da batteri e parassiti. Parassiti zampe galline: l’acaro della rogna I parassiti delle zampe sono da ricollegarsi agli acari della rogna che possono attaccare i tarsi dei volatili causando prurito, rigonfiamenti e desquamazione. Occorrerà anche qui procedere con appositi antiparassitari. Pidocchio pollino È un parassita abbastanza comune che trascorre il suo intero ciclo di vita (riproduzione compresa) tra le piume dell’animale succhiandone il sangue e provocando molto prurito. In alcuni casi invece, specie di pidocchi meno aggressivi, si nutrono più semplicemente di residui di pelle e penne.
A cosa serve 1 gallo nel pollaio? Convivenza tra sessi e riproduzione

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A cosa serve 1 gallo nel pollaio? Convivenza tra sessi e riproduzione

il dic 31 2024
Spesso in questo Blog parliamo di galline o galline ovaiole. Più raramente parliamo invece di pollai dove sia presente anche un gallo. Ma che differenza c’è in confronto ad un allevamento di soli esemplari femmine? Cosa cambia se si introduce anche un maschio? Proveremo a capire proprio a cosa serve 1 gallo nel pollaio! Scopri nel nostro Blog caratteristiche fisiche e differenze tra i sessi dei polli. Fecondazione gallo gallina Iniziamo chiarendo che la finalità principale di un gallo nel pollaio è quasi esclusivamente quella di fecondare le galline e quindi rendere possibile la riproduzione. Senza di esso la produzione di uova (ovviamente) avverrebbe lo stesso, ma le uova non sarebbero in alcun modo fecondate e quindi sempre disponibili per essere mangiate. Questo discorso dovrebbe già esserti sufficiente a capire se inserire o meno un gallo nel pollaio. Nel caso, ricorda che è preferibile inserire un esemplare già adulto, ma non vecchio. Conflitti tra galli È risaputo che più galli nello stesso pollaio non hanno vita facile, ma cerchiamo di capire il perché! Il gallo è un animale molto territoriale. Appena messo piede (o per meglio dire zampa) in un allevamento comincerà subito a ritagliarsi il suo territorio e a creare il suo harem di galline. Inutile sottolineare che un altro maschio nello stesso ambiente potrebbe portare ad una cruenta lotta tra galli al termine della quale inevitabilmente uno dei due sarà sconfitto ed umiliato. Ci sono però anche altre precisazioni da fare. L’aggressività del galletto potrebbe variare a seconda della razza, così come potrebbe essere variabile anche il numero di galline che il singolo maschio potrebbe gestire. Questo potrebbe anche consentire la presenza di più maschi (inseriti in momenti diversi) nello stesso allevamento, spartendosi femmine e territorio. Ma le possibilità sono comunque scarse. Più fattibile invece è il caso in cui più esemplari maschi nascano o crescano assieme: in questo caso potrebbe anche esserci una convivenza pacifica dovuta al fatto che la supremazia di un singolo esemplare è stata stabilita gradualmente e fin da giovani. Gestione e protezione dell’harem In genere, il gallo è in grado di gestire 8, 10 e a volte addirittura 15 galline (a seconda della razza). Più difficile invece potrebbe essere il gestire un pollaio di oltre 15-20 galline. Il volatile non riuscirebbe a svolgere adeguatamente il suo compito. Con non pochi problemi feconderebbe alcune galline, trascurandone malauguratamente altre. Pertanto, per occuparti nel miglior modo possibile del tuo pollaio costituito da più esemplari, ti consigliamo vivamente di adeguare l'ambiente in base alle necessità del gallo, per non stressarlo oltre il necessario. Oltre alla riproduzione, all'interno del pollaio il gallo regola la gerarchia del gruppetto, protegge le sue galline dagli attacchi dei rapaci e suggerisce loro dove trovare cibo (solitamente i maschi mangiano meno delle femmine). Accoppiamento gallo e gallina Di solito, la riproduzione gallo e gallina avviene per iniziativa del primo che tenta di avvicinare la femmina in tutti i modi possibili con una danza rituale. Attira la gallina a sé facendo finta di beccare qualcosa di particolarmente gradevole ed emettendo il richiamo tipico del protettore. A questo punto, la gallina si rannicchia ed il gallo le salta in groppa ad ali spiegate. Per mantenersi in equilibrio il volatile da cortile affonda il becco nella nuca della gallina, aggrappandosi con le zampe alle sue ali. Poi, entrambi spostano la coda di lato ed il maschio preme la cloaca contro la gallina, rilasciando il liquido seminale per la fecondazione delle uova. L'atto riproduttivo dura in realtà pochi secondi, ma le uova rimarranno fecondate per tre settimane. Se sei interessato alla riproduzione dei tuoi avicoli, ti invitiamo a leggere l’articolo sulla Riproduzione dei polli e la consanguineità e quello che spiega Come funziona l'incubatrice per uova di gallina dal nostro Blog.
Abbeveratoi per galline: quali scegliere e come funzionano

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Abbeveratoi per galline: quali scegliere e come funzionano

il dic 31 2024
Galli, galline e pulcini per vivere e crescere sani come tutti gli animali hanno bisogno di bere molto. In un pollaio quindi gli abbeveratoi per galline non possono mancare. Per scegliere il miglior abbeveratoio devi per prima cosa conoscere il funzionamento di tutti quelli che puoi trovare in commercio e valutare così l'acquisto migliore in base alle tue esigenze. Abbeveratoi a bottiglia per pulcini L’ abbeveratoio con bottiglia non necessita di grandi presentazioni, infatti come ben si comprende dal nome è quello più adatto per i pulcini. Ha un piatto dove si deposita l'acqua che viene tenuta a livello costante da una bottiglia inserita a testa in giù e riempita d'acqua. Vi sono dei piccoli fori nella parte superiore del piatto, questo permette ai pulcini di inserire il becco e non tutto il corpo e bere dell'acqua che non si sporca. Abbeveratoi a sifone per polli Quando i pulcini crescono e diventano galli e galline l'esigenza di bere cambia in quantità ed in metodo: ecco che ti consigliamo di passare agli abbeveratoi a sifone. Alla base dove si forma la parte d'acqua per bere si unisce un secchio a testa in giù pieno d'acqua che si carica però dall'alto: così non si deve riempire sempre l'abbeveratoio, ma questo sfruttando la forza di gravità si riempie poco alla volta ovvero ogni volta che i polli vanno a bere tolgono del liquido che viene costantemente rabboccato da quello all'interno del sifone. Semplice da installare ed anche da gestire, questo abbeveratoio per polli è adatto a tutti i tipi di allevamento: dal casalingo a quello con un numero di capi più elevato. Abbeveratoi a goccia per polli Prima cosa da dire sull’abbeveratoio a goccia per polli (anche detti abbeveratoi automatici per polli) è che per essere installato si deve per forza possedere una canna dell'acqua e quindi un allacciamento vicino all'allevamento. Sconsigliato dunque agli allevatori che hanno in aperta campagna il proprio pollaio. Il grande vantaggio chederivante da questa tipologia di prodotto sta nel fatto che permette ai tuoi volatili da cortile di servirsi autonomamente di acqua fresca e pulita in qualsiasi momento ne abbiano bisogno. Una soluzione molto utile anche nel caso in cui tu debba assentarti da casa per alcuni giorni senza preoccuparti di lasciare galli e galline senza acqua da bere. Scopri ad esempio come funziona il’impianto di abbeveratoio automatico per polli Dream Water. Con questa veloce infarinatura speriamo di averti dato il giusto input per comprendere quale sia il miglior modello per le tue esigenze, perché che sia un piccolo allevamento o uno molto più grande sicuramente si necessita di abbeveratoi per polli. È solo questione di valutare il migliore secondo il tuo tipo d'allevamento! Altri articoli che ti potrebbero interessare: La convivenza nel pollaio: mangiatoie per galline e ordine di beccata, Come allestire un pollaio e quali accessori servono.
Come eliminare i topi dal pollaio senza ucciderli o ferirli

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Come eliminare i topi dal pollaio senza ucciderli o ferirli

il dic 24 2024
Alcuni li adorano, altri ne sono terribilmente spaventati… stiamo parlando di topi e ratti! Questi piccoli animali spesso si introducono nei nostri pollai in cerca di cibo e acqua, ma così facendo espongono i polli (e indirettamente anche l’uomo) al rischio di contrarre infezioni e malattie varie. In questi casi può essere utile usare repellenti e dissuasori per tenere alla larga i piccoli mammiferi. Vediamo quindi come eliminare i topi dal pollaio senza però fargli del male! Ratti e topi nei pollai: come allontanarli? Sempre più persone scelgono di acquistare un pollaio per mettere in piedi un piccolo allevamento casalingo con pochi esemplari di galli e galline. Lo fanno per lo più per garantirsi ogni giorno uova fresche, ma anche per godersi la compagnia dei polli stessi che, nonostante la credenza comune, in realtà sono animali piuttosto intelligenti. Ai fini dell’allevamento deve essere messo a disposizione dei volatili cibo e acqua. Tuttavia questo cibo, già facilmente accessibile per i polli, può attirare fastidiosi topi e ratti. I topi sono pericolosi in molti modi: sono portatori di malattie pericolose per l'uomo e per i polli, rosicchiano il legno di pollai o casette per galline, rompono le uova per mangiarle e, a volte, uccidono anche i pulcini. Per quanto comune quindi, il problema dei topi nel pollaio va affrontato a dovere! Leggi anche dal Blog l’articolo su Parassiti dei polli e altre malattie delle galline. Come allontanare i topi dal pollaio senza fargli del male Come tutti gli animali, anche i topi seguono il proprio istinto, che è quello di rosicchiare, mangiare il cibo degli altri animali e sporcare il pollaio. I topi non hanno alcuna colpa e quindi non meritano di essere uccisi con esche o trappole (a meno che non diventi un problema di salute pubblica). Fortunatamente esistono metodi non drastici per allontanare questi ospiti indesiderati! Stiamo parlando di dissuasori per topi a ultrasuoni, o di vari tipi di repellente in grado di infastidire le bestioline senza fargli del male e senza che esse ci si possano abituare. Problema topi nel pollaio: quali soluzioni adottare? Dissuasori ad ultrasuoni per topi e ratti Questi dissuasori per topi funzionano emettendo ultrasuoni a lunghezze d'onda insopportabili per l'udito dei roditori, ma in nessun modo dannosi. L'essere umano e i polli non sentono questi suoni, quindi non ne sono disturbati, mentre i topi si allontaneranno immediatamente dall'area d'azione del dissuasore. Puoi posizionare i dissuasori in alcune zone del pollaio per coprire la maggior superficie possibile. Repellente per topi Tra i vari rimedi contro i topi, un altro mezzo non violento consiste nell'utilizzare un repellente per topi e ratti. Il prodotto è costituito da bustine di sostanze naturali con un profumo sgradevole per i topi ma non per gli umani. Questi repellenti funzionano meglio se posizionati in zone chiuse (ad esempio dove conservi il cibo per i polli), all'aperto invece la loro efficacia è minore perché il profumo si disperderebbe nell’aria. Potrebbe anche interessarti Come disinfettare un pollaio da batteri e parassiti!  
L'importanza di un recinto spazioso, sicuro e pulito per le vostre galline

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L'importanza di un recinto spazioso, sicuro e pulito per le vostre galline

il dic 24 2024
Uno degli aspetti ai quali dovrete pensare quando deciderete di allevare qualche gallina ovaiola in giardino è quella di organizzare lo spazio esterno nel quale tenere gli animali. Valutando questo dovrete tenere presente che le galline hanno bisogno di: Avere spazio per razzolare durante la giornata Essere al sicuro Avere un ambiente pulito Ragionando su questi 3 aspetti abbiamo pensato di proporvi un Recinto per Galline in ferro completamente ricoperto di rete. Vi proponiamo questa soluzione in quanto riteniamo sia un ottimo accessorio per l’allevamento avicolo e che sicuramente vi aiuterà a tenere gli animali in un ambiente confortevole, sicuro e pulito. Il Recinto vi potrà aiutare per vari motivi e cioé: Il Pascolo: la grande area, fino a 18 mq (3X2, 3X3, 4X2, 4X4, 6X3), darà agli animali il giusto spazio per poter razzolare in perfetta tranquillità. Considerate che dovrete dare almeno un metro quadro a capo, quindi nel modello più grande potrete tenere tranquillamente fino a 15 animali senza problema. La Sicurezza: la rete che copre sia dal basso che dall’alto la struttura permetterà di difendere le galline sia dagli animali predatori che vengono da terra come volpi, faine, cani randagi, ecc. sia da predatori che vengono dall’alto come falchetti, gazze ladre, ecc. Questa cosa non è da sottovalutare se il pollaio dovrà essere installato in zone a rischio di attacco di questi animali. Inoltre il fatto che il recinto sia completamente chiuso eviterà il problema che le galline e i galli volino al di fuori di una zona sicura. La Pulizia e la Salute: la rete impedirà di fare entrare anche i piccoli uccelli come i colombi. Questo significa che eviterete saccheggi di mangime ma soprattutto farete in modo che questi uccelli non vadano a riempire l’area del pollaio di feci pericolose per la salute delle vostre galline. Ricordate infatti che la malattia della aviaria viene trasmessa dagli uccelli selvatici che portano il virus attraverso gli spostamenti in volo. Il Riparo: la possibilità di dotare i recinti di una copertura integrale vi permetterà di avere tanta ombra nei periodi caldi e un ottimo riparo dalla pioggia. Questo farà in modo di avere sempre un ottimo fondo del pollaio, umido e fresco d’estate e asciutto nei giorni di pioggia. Il risultato sarà avere animali meno stressati, più sani e felici nel loro recinto.   Con questi prodotti abbiamo saputo aiutare molti dei Nostri affezionati Clienti a creare un’ottima area avicola nelle arre verdi intorno a casa. Le loro testimonianze fotografiche ci hanno inoltre aiutato a creare un KIT COMPLETO per l’allevamento avicolo che vi doterà di tutti i migliori accessori oggi in commercio per l’allevamento amatoriale da giardino di galline. Allevatori per hobby non ci si nasce ma ci si diventa, con i Nostri prodotti e info ti aiuteremo a diventare un buon allevatore per le tue galline.  
Come incubare uova di gallina: procedura e tempistiche

Polli e Galline

Come incubare uova di gallina: procedura e tempistiche

il dic 24 2024
Oggi ritorniamo a parlare di pulcini e di incubatrici. In questo Blog abbiamo già affrontato spesso questioni simili: come funziona l’incubatrice, come gestire la schiusa delle uova… Oggi invece vogliamo spiegare come incubare uova di gallina rispetto allo sviluppo embrionale del pulcino, specificando azioni da compiere e il perché. Perché usare l’incubatrice per uova Cominciamo con delle considerazioni basilari. Perché c’è bisogno di ricorrere a delle incubatrici per uova? È cosa piuttosto facile che una gallina, dopo aver deposto uova fertili, non si mostri ben disposta alla cova. La propensione dipende molto dalla razza e quindi, anche se il fenomeno non è perfettamente controllabile, se si ha l’intenzione di allevare galline per la riproduzione è meglio indirizzarsi su determinate razze. Scopri nel nostro Blog caratteristiche e curiosità delle varie razze di gallina! Per ovviare a tale problema le soluzioni sono 2: o si ricorre ad una chioccia, quindi ad un esemplare palesemente propenso alla cova, o si usa un’incubatrice artificiale. Nel primo caso basterà scegliere un volatile (anche di altra specie) rispettando il rapporto tra dimensioni della chioccia e numero-dimensione delle uova. Nel secondo caso il processo sarà un po’ più laborioso. Riconoscere le uova feconde da incubare: speratura uova Prima di usare l’incubatrice è necessario capire se le uova sono feconde o meno. Per far ciò si ricorre alla tecnica della speratura che consiste nel verificare, grazie ad una luce, il contenuto dell’uovo (senza romperlo o danneggiarlo ovviamente). Per eseguire questa operazione si possono usare apposite lampade per speratura. Con una sola speratura sarà difficile capire se l’embrione all’interno dell’uovo è vivo oppure no. Procedendo però con successive sperature si potrà notare se la macchia scura in controluce diventa più grande o meno: nel primo caso l’embrione è vivo. Sviluppo embrionale e schiusa uova Per capire le tempistiche di incubazione è importante sapere come si sviluppa l’uovo. L’intero processo richiede solitamente 20-21 giorni. La prima settimana dalla deposizione è però quella più critica: è infatti nei primi 7 giorni che si sviluppano la maggior parte di organi e parti del corpo. L’inserimento nell’incubatrice dovrà quindi essere fatto non oltre questo periodo, altrimenti le probabilità di schiusa si ridurranno drasticamente. Lo sviluppo poi procederà fino al 20° giorno circa, quando cioè il pulcino dovrebbe cominciare a rompere il guscio e a farsi strada per uscire. Incubare uova di gallina: procedura e tempistiche Una volta che abbiamo uova fertili da incubare, ma neanche una chioccia, dovremo affidarci ad una incubatrice. Grazie alla speratura dovremmo aver capito se le uova sono fertili oppure no: le prime ovviamente sono le uova da incubare e, come detto prima, questa azione dovrà essere fatta prima dei 7 giorni per non comprometterne lo sviluppo. Nell’incubatrice dovrà essere mantenuta una temperatura costante di 37,7 °C con un’oscillazione consentita di soli 0,2 °C. Per far ciò è fondamentale che anche la temperatura esterna sia piuttosto costante (tra i 18 e i 24°C). Anche l’umidità interna è importantissima e deve aggirarsi tra il 45 e il 55%. Rispettando queste regole garantiremo le condizioni ottimali per l’incubazione. Leggi anche Come funziona l'incubatrice per uova di gallina?”. Durante l’intero periodo di incubazione le uova dovranno essere girate anche più volte al giorno (almeno 2 volte) sulla relativa base di supporto (girauova), sempre mantenendo la temperatura indicata. Questa azione può essere svolta manualmente o in modo automatizzato ricorrendo ad un’incubatrice automatica. Tutto ciò favorirà il corretto posizionamento del pulcino ai fini della schiusa. Arrivati al 18° giorno circa, è il momento di rimuovere le uova dall’attuale supporto e adagiarle su una base piana che favorirà la fase di schiusa. Nello stesso momento l’umidità interna deve essere alzata al 60-65%. Dopo la schiusa i pulcini nati in incubatrice vanno tenuti ancora un po’ all’interno della stessa affinché si possano asciugare. Quando tutti i pulcini saranno nati e asciutti potranno essere tolti dall’incubatrice per lo svezzamento. Guarda in questo video un esempio pratico di cosa fare con l’incubatrice dal 18° giorno.   Continua a leggere nel nostro Blog “Come gestire la schiusa delle uova”.
Come produrre mangime per galline ovaiole fatto in casa

Polli e Galline

Come produrre mangime per galline ovaiole fatto in casa

il dic 24 2024
Scegliere i giusti alimenti per galline ovaiole è indispensabile per garantire la salute degli animali e, di conseguenza, anche uova migliori. Meglio ancora se si può contare su mangimi biologici per galline. L’idea di base di questo articolo è di coltivare in casa, fin dove possibile, gli alimenti fondamentali alla dieta delle galline ovaiole, ottenendo mangimi di origine sicura. Quali cibi per allevamento biologico galline? Per poter definire “biologico” un qualsiasi allevamento, è indispensabile che gli animali vengano alimentati con prodotti a loro volta biologici. Un buon mangime biologico per galline ovaiole può anche essere prodotto a casa… basta non ricorrere a pesticidi o artifici simili. Presumendo quindi che se si ha spazio per allevare galline lo si ha anche per un piccolo orto, perché non provare a coltivare per conto proprio almeno alcuni degli alimenti consigliati per gli avicoli? L’alimentazione delle galline ovaiole deve prevedere principalmente granaglie e semi (soia, granturco, frumento, crusca, semi di girasole ecc…) che permettano il giusto apporto di carboidrati. Questa può essere già una buona base per farsi un’idea di cosa potremmo auto-produrre per i nostri volatili. Ad esempio si potrebbe coltivare mais per galline da usare per realizzare pastoncini vari. Stessa cosa può valere per altri cereali come orzo, riso o avena. Non bisogna però dimenticare la natura onnivora delle galline e quindi, della loro necessità di assimilare anche proteine (piccoli insetti trovati al pascolo) e vitamine (vari tipi di verdura). Leggi dal nostro Blog “Cosa mangiano le galline ovaiole? Consigli per l’alimentazione corretta”. In che forma somministrare mangime per galline ovaiole Per una corretta digestione, le galline hanno bisogno che nel loro stomaco siano presenti quelli che vengono definiti “elementi trituratori”. Nello stomaco muscolare (che rappresenta la terza fase del ciclo digestivo) è fondamentale che siano presenti alcuni elementi in grado proprio di triturare il cibo ingerito e già parzialmente digerito. Cose come sabbia, sassolini o pezzettini di gusci di invertebrati rivestono un ruolo cardine nell’assorbimento delle sostanze fisiologiche. Tutto questo discorso serve a chiarire due cose: il ruolo fondamentale del pascolo per mettere a disposizione questi elementi trituratori e che è sconsigliato somministrare cibi troppo raffinati (sottoforma di farine per intenderci). Meglio mantenere una consistenza più grossolana! Mangimi biologici per galline ovaiole, verdure ed erbe aromatiche Oltre al comune mangime per galline a base di granaglie, è necessaria un’accurata integrazione a base di altre verdure fresche e altre erbe. Queste, oltre a contenere nutrienti molto importanti, possono svolgere anche altre funzioni, importantissime per l’organismo dei polli. Il timo, ad esempio, gode di importanti funzioni antisettiche e antibatteriche. Cipolla e aglio poi possono rivelarsi dei buoni vermifughi. Sapendo ciò, è possibile integrare a dovere le nostre coltivazioni. Le verdure così ottenute andranno somministrate esclusivamente fresche e non cotte. Ma è importante anche sottolineare che non tutte le verdure o le erbe possono andar bene per le nostre galline!  I pomodori ad esempio limitano l’assorbimento di calcio. I fagioli crudi sono da considerarsi tossici. Conviene evitare anche prezzemolo, sedano e cavolfiore. Per altre informazioni sull’alimentazione delle galline leggi “La convivenza nel pollaio: mangiatoie per galline e ordine di beccata”.
Come allontanare i piccioni dal pollaio

Polli e Galline

Come allontanare i piccioni dal pollaio

il dic 24 2024
Il piccione è un animale molto comune nelle nostre zone, sia in quelle di città che in quelle rurali. I piccioni possono rivelarsi un problema poi anche in presenza di un pollaio: il cibo destinato a galli e galline può attirare anche questi altri volatili con tutte le problematiche del caso (tra cui la possibile trasmissione di malattie aviarie). Vediamo alcuni trucchetti su come allontanare i piccioni. Problema piccioni: come impedire che entrino a contatto con le galline Chiunque abbia mai posseduto un pollaio, che sia piccolo o grande, ha prima o poi dovuto fare i conti con i piccioni che mangiano il cibo dei polli e disseminano escrementi nell'area. I piccioni non solo mangiano voracemente il cibo delle galline in pochissimo tempo, ma contaminano il mangime con le zampe e con gli escrementi. Sono anche portatori di alcune malattie che possono essere trasmesse ad altri uccelli e causare epidemie. Il problema escrementi piccioni quindi non riguarda solo la città e gli edifici, ma anche altri animali domestici, senza calcolare lo sgradevole compito di ripulire le deiezioni di questi animali. Quindi, come allontanare i piccioni dal pollaio? Le soluzioni che puoi considerare sono diverse e comprendono recinti, reti di copertura, dissuasori, e mangiatoie apposite. Come allontanare i piccioni con recinti per animali e reti Iniziamo evitando che i piccioni possano entrare a contatto diretto con i nostri capi avicoli. La soluzione più semplice e comoda è quella di usare un recinto esterno con la rete che ricopre anche la parte superiore e non solo i lati. Il recinto per animali che circonda solo il perimetro del pollaio non è sufficiente a tenere lontani gli uccelli, quindi la cosa migliore che puoi fare è coprire il pollaio con apposite reti per recinzioni a maglia fitta che lascino passare luce ed acqua, ma non i piccioni dall'alto. Anche se non tutto il pollaio è perfettamente coperto dalla rete, sarà sufficiente ad impedire ai piccioni di entrare. Fatto ciò converrà coprire parte della recinzione anche con un telo impermeabile. Il telo andrà posizionato preferibilmente sopra pollaio, mangiatoie e abbeveratoi per impedire che dall’alto i piccioni possano sporcare con le loro deiezioni. Mangiatoie anti-spreco per galline Oltre alla recinzione, un altro espediente efficace consiste nell’inserire nel recinto una mangiatoia a pedale anti-spreco per polli. Questo accessorio per pollaio rende disponibile il cibo quando l'animale sale su una pedana. Così solo i polli possono mangiare il cibo evitando sprechi, mentre altri uccelli non riescono ad accedere al mangime. Inoltre in questo modo puoi evitare contaminazioni del mangime (feci, erba, acqua) e quindi tutelare la salute dei polli. Leggi dal nostro Blog anche “La convivenza nel pollaio: mangiatoie per galline e ordine di beccata”. Dissuasori per piccioni Ultimo rimedio, ma non per questo meno efficace, è rappresentato dal dissuasore per piccioni a spuntoni. Solitamente in città vengono installati su cornicioni, finestre o grondaie per impedire ai piccioni di appollaiarsi. Altamente antiestetici, ma comunque utili allo scopo. Per quanto riguarda il pollaio possiamo adottare la stessa soluzione se, nei pressi dello stesso o del recinto, ci sono possibili punti di appoggio.
Quando usare la chioccia artificiale per pulcini e perché

Polli e Galline

Quando usare la chioccia artificiale per pulcini e perché

il dic 24 2024
Per poter sopravvivere, i pulcini appena nati hanno bisogno di molte attenzioni. Il loro corpicino è particolarmente sensibile alle basse temperature, cosa a cui normalmente dovrebbe provvedere mamma chioccia con il calore del suo corpo. Ma se una chioccia non c’è? Nelle prossime righe vedremo proprio come accudire pulcini appena nati da incubatrice usando una chioccia artificiale. Temperatura ideale pulcini dopo la nascita Nei primi giorni di vita i pulcini hanno bisogno di stare a temperature non inferiori ai 35°. Questo non vuol dire però che i piccoli volatili debbano per forza restare in un ambiente con queste temperature (cosa che invece è inevitabile durante la cova e lo sviluppo dentro l’uovo! I pulcini possono benissimo spostarsi in cerca di zone più calde o più fredde a seconda delle loro necessità… l’importante è che quando percepiranno freddo possano trovare un posto dove ripararsi. Normalmente dovrebbe essere la chioccia a provvedere a ciò. In modo del tutto simile a quanto avviene durante la cova, il corpo della madre risulta essere la fonte di calore più efficacie allo scopo. I pulcini quindi cercano di farsi spazio appena sotto il corpo della gallina e questo, oltre a risolvere il problema della temperatura, infonde nei piccoli un senso di protezione. Tutto questo però è valido finché c’è una gallina a svolgere tale funzione. E se invece mancasse la figura della chioccia? Come allevare i pulcini garantendo loro il calore di cui hanno bisogno? Scopri anche nel nostro Blog “Cosa mangiano i pulcini appena nati”. Nascita pulcini senza chioccia In assenza di una gallina chioccia, per lo sviluppo delle uova e la nascita dei pulcini, si ricorre ad un’incubatrice: una camera apposita dove inserire le uova per garantire alle stesse la temperatura e l’umidità ideale. Dopo la schiusa delle uova invece, per prendersi cura dei pulcini appena nati in incubatrice, si può ricorrere a lampade ad infrarossi o ad una chioccia artificiale (anche detta chioccia termica) da inserire nel recinto. Altra soluzione è data da una pulcinaia già attrezzata con tutto l'occorrente. A tal proposito, puoi leggere dal Blog “Come incubare uova di gallina: procedura e tempistiche”. Nel primo caso, si tratterà di inserire nel recinto una speciale lampada con riflettore e lampadina a infrarossi. Il principio di funzionamento è molto semplice: il calore generato dalla stessa lampada permette ai pulcini di beneficiare di una temperatura adatta e costante. Tuttavia questa non rappresenta propriamente la soluzione migliore per i pulcini. Infatti, affinché si possa avere una temperatura costante, la lampadina deve rimanere sempre accesa. Ciò potrebbe incidere sui consumi elettrici e sulla percezione del giorno e della notte dei pulcini stessi. L’alternativa, come detto prima, consiste in una chioccia termica! Come usare la chioccia artificiale Una chioccia artificiale per pulcini invece è sostanzialmente una piastra riscaldante che svolge la stessa funzione che, in condizioni normali, spetterebbe ad una gallina vera. La piastra è sollevata rispetto al piano di appoggio per mezzo di 4 piedini regolabili. Questa conformazione è stata studiata proprio per simulare in modo fedele quello che i pulcini farebbero con una chioccia vera, ovvero infilarcisi sotto in cerca di calore e protezione. Il termostato integrato nella chioccia artificiale regola il livello di calore in base alla temperatura dell’ambiente in cui è inserita. I consumi elettrici sono ridotti e non necessitano di lampadine sempre accese.
A cosa serve una porta automatica per pollaio?

Polli e Galline

A cosa serve una porta automatica per pollaio?

il dic 24 2024
Per proteggere galli e galline dai loro predatori naturali (volpi, faine, rapaci ecc…) è bene che nelle ore notturne il pollaio rimanga chiuso. Normalmente è compito dell’allevatore aprire e chiudere la porta del ricovero notturno. Tale operazione però può essere relativamente automatizzata ricorrendo ad un pollaio con porta automatica o crepuscolare. Predatori galline e pollai non sicuri Anche i polli hanno i loro nemici naturali! Soprattutto nelle zone rurali o di montagna possono esserci predatori notturni di galline come volpi e faine, pronte a decimare i poveri volatili. Per questa ragione solitamente si ricorre a rimedi come recinti per animali con reti anti predatore o elettrificate, repellenti e dissuasori di vario genere. Ma anche un pollaio da giardino di dimensioni più contenute può essere in pericolo. Altri animali come rapaci o topi (che si possono trovare anche in ambienti più urbani) potrebbero attaccare galline, pulcini o anche le uova. A tal proposito, leggi anche l’articolo “Come proteggere i nostri polli dai predatori: consigli per il pollaio o il recinto esterno”. Una delle prime misure di sicurezza per le nostre galline consiste nel proteggere adeguatamente il ricovero notturno… partendo col chiudere di notte la porta d’accesso al pollaio. Questa semplice azione è già un buon aiuto per impedire che i predatori possano entrare in contatto con i polli. Va da sé che spetta all’allevatore aprire e chiudere la porta ogni sacrosanto giorno! A meno che non si voglia provare ad usare una porta automatica da installare al pollaio. Porte automatiche e pollai per galline Quando si parla di porte automatiche, ci si riferisce a dispositivi elettronici in grado di provvedere da sole all’apertura e alla chiusura del pollaio. Questi congegni sono compatibili con molti dei pollai prefabbricati reperibili sul mercato, o comunque facilmente adattabili a varie soluzioni di ricovero notturno. Attenzione però: le porte automatiche non sono da sole sufficienti a sostituire la figura dell’allevatore! Il presupposto fondamentale per poter usare questi automatismi è che le galline siano già abituate ad entrare nel pollaio col calar della sera. Se ciò non avviene, la porta automatica non è di certo in grado di verificare che tutti i capi siano entrati nel ricovero. Conviene quindi conoscere bene le abitudini dei nostri animali prima di usare delle porte automatiche o, al massimo, limitarne l’uso a casi particolari (come un’assenza da casa). Porta automatica pollaio Come funziona una porta automatica per pollaio? Il meccanismo è relativamente semplice! Il dispositivo elettronico è dotato di un piccolo motore il cui compito è quello di avvolgere o srotolare un piccolo cavo. Quest’ultimo è collegato alla porta scorrevole del pollaio che si abbasserà o si solleverà quando il congegno entrerà in azione. Sia l’apertura che la chiusura avvengono in modo lento e controllato, in modo da non far male agli animali. In fase di chiusura poi, se la porta dovesse trovare sul suo percorso una gallina come ostacolo, entrerà in funzione un meccanismo di blocco immediato. Usare una porta automatica per pollaio è semplicissimo: basterà impostare correttamente a display la lunghezza del cavo e puntare gli orari di apertura e chiusura. In alternativa si può sempre ricorrere alla messa in funzione manuale. Porta crepuscolare per pollaio Diversamente dal modello visto prima, la porta automatica crepuscolare per pollaio è dotata di un sensore di luminosità in grado di rilevare la quantità di luce dell’ambiente e di chiudere o aprire il pollaio al momento opportuno. L’unica cosa da fare in più consiste nell’impostare il livello di luminosità desiderato. Guarda in questo video come funziona una porta automatica crepuscolare per pollaio! Kit per pollaio in legno Se vuoi intraprendere il fantastico mondo dell’allevamento e sei interessato all’uso di porte automatiche o crepuscolari, puoi anche scegliere di acquistare uno dei nostri kit pollaio in legno da giardino. Tra i modelli disponibili, ne troverai anche alcuni già dotati di porta automatica CHICKEN GUARD!
Quando pulire il pollaio? Consigli per la disinfezione periodica

Polli e Galline

Quando pulire il pollaio? Consigli per la disinfezione periodica

il dic 24 2024
La pulizia del pollaio è un’azione fondamentale per preservare la salute dei nostri animali. Igienizzare con cura gli spazi loro destinati, evita la proliferazione di molte malattie dei polli spesso mortali. Ma quanto spesso bisogna pulire un pollaio o un ricovero notturno? E qual è il periodo migliore per procedere? Ecco le risposte a queste e altre domande. Quando pulire il pollaio Partiamo distinguendo una pulizia approfondita del pollaio (o per meglio dire disinfezione), da una più semplice e comune pulizia generica (ad esempio per rimuovere le deiezioni dei polli). Disinfettare il pollaio Per quanto riguarda la prima ipotesi, essendo un’attività piuttosto laboriosa, non è possibile eseguire la disinfezione del pollaio (soprattutto del ricovero notturno) con elevata frequenza. Come vedremo tra poco, i tempi per procedere con una pulizia a regola d’arte sono abbastanza lunghi e richiedono anche di “allontanare” galline e galli dai loro luoghi abituali per tutta la durata dell’operazione. Quindi si raccomanda di procedere alla stessa almeno una volta all’anno. Ciò non toglie che, all’occorrenza, possa essere richiesta una disinfezione straordinaria, come nel caso in cui ci rendiamo conto che tra i nostri polli si sta diffondendo qualche malattia contagiosa. In questo caso, per evitare la proliferazione dell’epidemia, conviene procedere il prima possibile. Il periodo migliore per eseguire la disinfezione è l’inizio dell’autunno. In questo periodo gli avicoli sono in pausa riproduttiva a causa della muta. Per agevolare questa fase di transizione (e minimizzare lo shock termico per gli animali) è bene procedere alla pulizia già dai primi giorni autunnali, in modo che il pollaio sia pronto per l'abbassamento delle temperature. Se si opta per fare due disinfezioni approfondite durante l’anno, allora converrà farle rispettivamente in autunno e in primavera. Pulizia dalle deiezioni Un discorso diverso deve essere fatto per le deiezioni nella lettiera del ricovero notturno. Dato che gli escrementi dei polli possono accentuare la proliferazione di batteri e malattie, è necessario procedere con una pulizia con cadenza maggiore, volta alla rimozione degli stessi. In linea di massima converrebbe procedere una volta alla settimana. Se vuoi saperne di più, leggi dal Blog “Preparare una lettiera per il vostro pollaio in legno”. Come pulire il pollaio Per una pulizia profonda è quasi d’obbligo procurarsi un’idropulitrice (o un’idropulitrice a vapore per un’azione disinfettante maggiore). Oltre a ciò potrebbero far comodo altri prodotti. Potresti ad esempio provare con antiparassitari naturali o con altri prodotti commerciali per la disinfezione. Se ricorri agli antiparassitari chimici commerciali, ricorda che dovrai osservare anche il periodo di “vuoto sanitario”. Per 2 settimane cioè, il pollaio dovrà restare vuoto in modo che il ricircolo dell’aria neutralizzi gli effetti dannosi dei prodotti chimici. Per far ciò sarà quindi necessario trovare un riparo notturno temporaneo per le galline. Leggi anche l’articolo “Come disinfettare un pollaio da batteri e parassiti”. Pulizia pollaio e malattie delle galline Concludiamo con alcuni accenni alle possibili conseguenze derivanti da una cattiva igiene all’interno del pollaio. Malattie galline Come anticipato prima, le deiezioni possono essere veicolo per la trasmissione di vari disturbi dei polli. Difterite, vaiolo pollino, coccidiosi sono solo alcune delle patologie che potrebbero diffondersi tra le galline. La pulizia dalle deiezioni quindi riduce sensibilmente il rischio di infezioni. Oltre alla pulizia conviene anche fare in modo che mangiatoie e abbeveratoi non vengano mai a contatto con gli escrementi. Parassiti dei polli La disinfezione del pollaio deve interessare non solo la lettiera, ma anche pareti, posatoi, nidi per la deposizione delle uova o qualsiasi altro accessorio presente nel pollaio. Questo pechè tutto lo spazio occupato dai polli potrebbe essere preso d’assalto da vari tipi di parassiti delle galline. L’acaro rosso, ad esempio, può trovare dimora in una qualsiasi fessura del pollaio per poi attaccare gli animali. L’igienizzazione di tutta l’area serve proprio ad eliminare questo tipo di endoparassiti. Per saperne di più, leggi “Parassiti dei polli e altre malattie delle galline”.
Come allevare galli da combattimento a scopo ornamentale

Polli e Galline

Come allevare galli da combattimento a scopo ornamentale

il dic 24 2024
L’usanza di allevare galli da combattimento ha origini antiche e aveva proprio lo scopo di far lottare tra loro 2 maschi avicoli. Attualmente la lotta tra galli è da considerarsi illegale (soprattutto nei paesi occidentali), ma da questa violenta e crudele pratica si sono sviluppate nel tempo diverse razze di polli combattenti che continuano a suscitare l’interesse di molti appassionati di razze di polli ornamentali. Per questo vorremmo introdurre con questo articolo delle considerazioni generali sulle razze combattenti. Origini delle razze di polli da combattimento La lotta tra animali, praticata come forma di divertimento per l’uomo, ha origini antichissime. Non deve stupire quindi come molte delle razze di galli da combattimento conosciute siano il frutto di vere e proprie selezioni studiate per ottenere animali sempre più aggressivi e resistenti. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei polli combattenti deriva da razze asiatiche, che per postura, robustezza e temperamento meglio si prestano alle lotte. Caratteristiche quali colori della livrea o produzione di uova non erano proprio contemplate nel creare razze ad hoc per i combattimenti. Il fatto che in alcune razze possano prevalere determinati colori o motivi delle piume è da considerarsi solo un caso, ricorrenze genetiche legate comunque a fattori più inerenti alle doti combattive. La stessa cosa vale in pratica ancora oggi (a scopo ornamentale) come metro di giudizio durante fiere ed esibizioni. Le qualità più apprezzate sono senz’altro la fierezza e l’atteggiamento provocatorio. Caratteristiche dei polli combattenti Come accennato prima, i progenitori di molte razze combattenti sono galli e galline asiatiche aventi caratteristiche fisiche precise, diverse dalla maggior parte dei polli comuni. Innanzitutto spicca la postura particolarmente eretta, accompagnata da una muscolatura massiccia e ben sviluppata. Le piume hanno una conformazione tattica che agevola la difesa in fase di battaglia: risultano particolarmente dure e ben aderenti (quasi a formare uno strato protettivo), non sono molto vistose (perché in quel caso rappresenterebbero un facile appiglio per l’avversario), sono spesso assenti sullo sterno e a volte anche attorno al collo. Come avviene per le piume, anche le altre appendici (cresta e bargigli) sono appena pronunciati, in modo che l’avversario non si possa attaccare col becco. In molte razze, gli occhi (parte del corpo abbastanza vulnerabile) sono “protetti” da una specie di piega della pelle simile ad un sopracciglio. Zampe e becco invece sono forti e ben sviluppati in quanto rappresenterebbero la principale arma di offesa verso l’avversario. Allevare polli da combattimento come razze ornamentali Se si desidera allevare polli combattenti come razze di galline ornamentali bisogna mettersi il cuore in pace: la convivenza con altri avicoli sarà particolarmente difficoltosa. L’aggressività verso i suoi simili è proprio una “dote” innata dei polli da combattimento. Tutto questo vale sia per i maschi che per le femmine, soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle gerarchie e il cosiddetto ordine di beccata. Di conseguenza sarà d’obbligo tenere i combattenti separati da altre razze. Ciò non sarà comunque sufficiente a scongiurare liti tra esemplari della stessa razza. Paradossalmente però il rapporto con l’allevatore dovrebbe essere piuttosto tranquillo. Queste razze infatti si dimostrano molto ben disposte verso chi se ne prende cura e, di conseguenza, si lasciano addomesticare facilmente. La deposizione di uova è piuttosto scarsa nelle razze combattenti (anche perché tale qualità è sempre stata messa in secondo piano quando ci si apprestava a creare nuovi incroci) ed è limitata alle stagioni calde. Nel caso si voglia intraprendere la strada della riproduzione, bisogna sapere che le femmine si dimostrano brave covatrici e madri molto protettive. Tuttavia la covata non dovrà essere troppo grande e alla femmina deve essere anche messo a disposizione molto spazio.
Perché le galline mangiano le uova: come evitare l'ovofagia

Polli e Galline

Perché le galline mangiano le uova: come evitare l'ovofagia

il dic 24 2024
L’ovofagia nelle galline non è altro che un fenomeno, attribuibile a cause differenti, per il quale gli avicoli tendono a mangiare le loro uova. Comprendere perché le galline mangiano le uova tuttavia non è semplice, poiché tale comportamento può dipendere da diversi fattori, presentando ovviamente differenti soluzioni al problema. Le galline mangiano le uova tendenzialmente solo quando vengono allevate all’interno di piccoli recinti, con un numero di nidi insufficiente se rapportato ai volatili presenti. Altro motivo può essere un’alimentazione altamente sbilanciata. Questo infatti avviene molto raramente qualora le stesse vengano invece allevate allo stato brado o in spazi particolarmente ampi, con la possibilità di muoversi liberamente, specie all’aperto. Inoltre, la gallina mangia uova deposte da lei o dalle compagne di pollaio dopo averle rotte magari accidentalmente: tentata dal colore brillante del tuorlo, finisce per assaggiarle, apprezzandone di conseguenza anche il tipico sapore gustoso. In questo modo, da un evento accidentale tende a nascere una vera e propria abitudine a causa della quale l’animale tenderà successivamente a rompere e mangiare le uova non appena ne avrà occasione, portando gli altri avicoli che la circondano ad assumere il medesimo comportamento. Le galline mangiano le uova cosa fare Tendenzialmente le galline si mangiano le uova quando le condizioni in cui vengono allevate non risultano adeguate: se allevate allo stato brado, difficilmente l’incontro occasionale con un uovo rotto accidentalmente determinerà fenomeni frequenti di ovofagia, poiché il pascolo determina nell’animale un’azione distraente e antistress che ne impedisce un’accezione sistematica. Come evitare che le galline mangiano le uova? Per arginare tale problematica è possibile ricorrere a una serie di piccoli accorgimenti che consentiranno di risolvere piuttosto facilmente la situazione, evitando di incorrere in questo modo in quelle che, sul lungo periodo, potrebbero rivelarsi abitudini poco apprezzate. E’ prima di tutto fondamentale lasciare che gli animali sfruttino il pascolo. Meglio dunque prediligere l’allevamento allo stato brado, proprio perché questo consente di stressare gli animali in modo ridotto, distraendoli e impedendo quindi che entrino facilmente in contatto con le proprie uova. Qualora invece non sia possibile fruire di un pascolo, è opportuno somministrare all’interno di tramogge sia erba che verdure fresche. Un’alimentazione regolare ridurrà eventuali carenze. Le galline che mangiano le uova infatti, tendono ad assumere tale comportamento che sfocia in ovofagia quando le stesse uova si rompono in modo naturale. Questo accade di frequente quanto il guscio risulta particolarmente fragile e delicato, sinonimo di un’alimentazione sbilanciata e incompleta. Alimentando il pollame con un mangime completo assunto unitamente a specifici integratori, permetteremo alle galline di produrre uova con un guscio più resistente e robusto, rendendone meno frequente la rottura. La corretta alimentazione delle galline dette ovaiole prevede almeno il 16% di proteine unite a una buona percentuale di vitamine e nutrienti, senza tuttavia dimenticare un contenuto elevato di grassi e proteine vegetali. Se tuttavia, nonostante un’alimentazione completa, i gusci delle uova deposte risultano ancora piuttosto fragili, occorre prestare particolare attenzione poiché tale condizione implica una carenza di calcio che necessita appunto di essere integrato artificialmente. Proprio la carenza di calcio potrebbe altresì comportare un incremento dell’ovofagia, questo perché i gusci stessi sono fonte di calcio, e qualora l’animale iniziasse a trarne beneficio, tale abitudine tenderebbe inevitabilmente ad acuirsi. Al di là dell’alimentazione, occorre poi concentrarsi sul reale spazio a disposizione delle galline, riducendo il più possibile la probabilità che si creino presupposti pericolosi per l’integrità delle uova. Qualora la zona di deposizione deputata alle uova risulti eccessivamente piccola o affollata, le possibilità che esse vengano urtate, rotte o schiacciate risultano altissime. In questo caso è possibile ricorrere al nido per galline che mangiano le uova. Si tratta di uno specifico nido per galline ovaiole, solitamente realizzato in materiale plastico, polimerico o in lamiera zincata, dotato di un particolare vano raccogliuova e adatto anche agli ambienti esterni. Questa tipologia di nido presenta un fondo inclinato che fa si che l’uovo, una volta deposto, possa rotolare delicatamente in una piccola cassetta anteriore, inaccessibile all’animale che in questo modo non potrà comprometterlo, nemmeno accidentalmente. Un pratico coperchio apribile renderà successivamente semplice la raccolta delle uova pulite, evitando che le galline possano mangiarle. Il dispositivo può essere poi liberamente smontato per agevolarne il trasporto, fissato alle pareti del pollaio o in alternativa utilizzato per realizzare una batteria di nidi qualora si possiedano molteplici galline ovaiole da allevamento. Una soluzione pratica di questo genere renderà pertanto molto più semplice affrontare tutte le problematiche legate all’ovofagia, proteggendo le uova dalle galline più ribelli.   Vien da sé che, offrendo agli animali una sistemazione comoda e decisamente più opportuna, risulterà molto più difficile favorire l’abitudine di tale pratica: le uova risulteranno illese e le stesse galline saranno meno avvezze a compromettere l’integrità dei gusci, anche solo accidentalmente, per poi degenerare in ovofagia.
Perché le galline si beccano tra loro

Polli e Galline

Perché le galline si beccano tra loro

il dic 24 2024
Accade spesso di assistere al beccarsi delle galline, e viene spontaneo chiedersi: perché lo fanno? Quali sono i motivi che le spingono ad assumere questo comportamento, definito anche cannibalismo delle galline? Vediamo di saperne di più e di capire perché le galline si beccano tra loro. Le galline che si beccano sono nervose Vedere le galline che si beccano nel pollaio non è una cosa rara e vi sono dei motivi che le spingono a farlo. Per prima cosa è da tenere in considerazione è che si tratta di un comportamento di origine nervosa che le spinge a beccarsi tra loro sul collo, sulle ali, sul dorso e nella zona anale. All’inizio si tratta di un comportamento limitato e sono solo alcuni i polli che si beccano, ma via via il fenomeno si propaga, e poiché si imitano fra loro in breve tempo tutti i capi dell'allevamento iniziano a beccarsi. Quando le galline si beccano? Vi sono dei momenti particolari che spingono le galline a beccarsi. Ad esempio, il fenomeno si manifesta soprattutto quando gli animali vengono tenuti in ricoveri molto piccoli, e quindi sono in gran numero in spazi ridotti. Il sovraffollamento e la presenza di poche mangiatoie è la causa scatenante che porta i polli a beccarsi e il motivo è sempre la competizione per accaparrarsi lo spazio per mangiare. In seguito, quando compare il sangue sul corpo degli animali feriti, gli altri polli vengono stimolati dalla curiosità, quindi la situazione degenera e quello che era un semplice beccarsi diventa vero e proprio cannibalismo. Gli animali che vengono presi di mira vengono ridotti malissimo e questo può creare l'insorgere di infezioni e ulteriori malattie. Come prevenire il beccarsi fra i polli E’ possibile prevenire il beccarsi fra le galline ed evitare lo scempio? Certamente, ecco dunque cosa fare e quali trucchi escogitare per farle vivere serenamente fra loro. Permettere agli animali di fare il pascolo preferibilmente in un ambiente diversificato, in cui sono presenti cespugli e alberi a foglie caduche. Mettere al riparo in un altro luogo gli animali che riportano anche lievi ferite, per evitare che gli altri possano incuriosirsi e attaccarli. Distribuire le granaglie sulla lettiera e al pascolo in modo da attirare gli animali e stimolarli per cercare il cibo. In questo modo si distraggono ed evitano le competizioni per accaparrarselo. Installare una quantità di mangiatoie sufficienti e in relazione al numero degli animali presenti nel pollaio. Fra le mangiatoie e gli abbeveratoi deve esserci una distanza di almeno 2-3 metri e questo accorgimento porta ad una riduzione delle lotte per il cibo. Gli animali così si allontanano e preferiscono andare a bere. Se invece è già in corso il fenomeno del cannibalismo è consigliabile mettere a disposizione delle galline dei fasci di verdure che vanno appese ad a un'altezza di circa un metro. E’ un tentativo per indurre gli animali a staccare dalla lotta e ad interessarsi ad altro. Come mettere nuove galline in un pollaio già esistente Uno dei problemi più frequenti è l’inserimento di nuove galline in un pollaio già esistente. Per evitare la situazione delle galline ovaiole che si beccano non appena arriva una new entry, è preferibile inserirle durante la notte, quando le galline in genere dormono. In questo modo la presenza delle nuove galline non disturba quelle già presenti che non percepiscono la loro entrata come un’invasione di campo. Ricordare che, se nel pollaio ci sono molte galline, non introdurre mai un solo esemplare nuovo, ma più esemplari nuovi assieme, in modo da creare un gruppetto che possa contrastare meglio gli attacchi degli altri gruppi.