Tacchino Brianzolo: caratteristiche e allevamento

21 Gennaio 2022
Tacchino Brianzolo: caratteristiche e allevamento

Originari della Lombardia, i tacchini della Brianza o comunemente definiti tacchini brianzoli, sono degli animali di mole media, piuttosto leggera, resistenti alle malattie e ben predisposti alla cova.

Piuttosto diffusi nel nord Italia, discendono con molta probabilità dal tacchino belga della regione Ronquieres, dal quale hanno ereditato la conformazione esile e la diversità dei colori della livrea. Conosciuto ed apprezzato fin dall'inizio del 1900, il tacchino della Brianza ha conosciuto in seguito nel tempo, quasi l'estinzione. Fortunatamente, dal 2003 ha avuto inizio un'importante procedura per il recupero della razza e oggi è generalmente presente negli allevamenti rurali.

Tacchini Brianzoli: caratteristiche fisiche e di allevamento

La Federazione Italiana delle Associazioni Avicole (F.I.A.V.) ha classificato il Brianzolo, come un soggetto dal tronco cilindrico e dal petto largo e profondo. Ha un capo di media grandezza, occhi vivaci e grandi, becco corto e forte, di color corno. Le sue caruncole sono generalmente di color aranciato invece del comune rosso di altre razze. Questa colorazione atipica è eredità della razza Ronquieres.

La livrea del Brianzolo è di varie colorazioni, anch'essa derivazione della razza belga. La colorazione più diffusa è quella grigio reticolato, ma sono comuni anche quelle nere, bronzate e bronzate ad ali bianche. 

Il Brianzolo adulto raggiunge un peso di 6 kg nei maschi e di 3-4 kg nelle femmine. Rispetto a tutte le altre razze, i tacchini della Brianza si dimostrano maggiormente resistenti alle malattie più comuni, quali riniti, infezioni batteriche, vermi, vaiolo e tubercolosi. 

Non per questo si deve sottovalutare la salvaguardia della loro salute, mancando nella cura della pulizia quotidiana di ricoveri e mangiatoie. Se non si presta la doverosa attenzione al cambio di sementi, acqua e giacigli freschi ogni giorno, è facile la proliferazione di numerosi batteri e di conseguenza, sono frequenti pericolose infezioni che possono portare anche all'abbattimento definitivo dell'animale. Inoltre, il diffondersi di batteri in un allevamento comune ma promiscuo nelle specie, comporta alla risolutiva disinfestazione dell'area, spesso senza alternative alla chimica. Questo procedimento richiede dei costi piuttosto sostenuti per un allevamento domestico.

Il tacchino Brianzolo è un buon pascolatore, predilige spazi aperti e rurali, dove poter beccare in libertà il proprio cibo preferito, quale vermicelli, piccoli insetti, legumi e sementi proteiche. Cresce precocemente e raggiunge la maturità sessuale intono ai 7 mesi, in entrambe i sessi. Gli esemplari femmina sono ottime chiocce e le loro uova sono di colore rosato, il cui periodo di incubazione è di 28 giorni. 

Distinguere un tacchino maschio dalla femmina non è sempre così facile. Ci sono però alcune lieve differenze che comunemente si possono osservare. Prima fra tutte, la curiosa colorazione che prende la cute del capo del maschio, quando è in stato di eccitazione nella stagione dell'amore (sarà di colore blu) o semplicemente molto  arrabbiato (sarà di colore rosso). Anche la coda è segno distintivo tra i due sessi: il maschio la porta aperta a ventaglio, dall'aspetto fiero come generalmente il suo portamento. Nella femmina invece è portata allungata ed il suo aspetto appare più leggero ed esile.

Non è frequente trovare il tacchino della Brianza negli allevamenti industriali, la sua presenza è piuttosto rara se non pressoché assente. La sua molte più contenuta rispetto ad altre razze, fa sì che l'industria avicola si diriga nella scelta di soggetti di taglia più grande, per la produzione di carni ultrapesanti che ne deriva. 

Ma i Brianzoli sono invece fortunatamente molto comuni negli allevamenti amatoriali e domestici, soprattutto nel nord Italia e nella regione Lombarda appunto, e la produzione di carni e uova, è destinata unicamente all'autoconsumo della famiglia che li preferisce nel proprio cortile.

I tacchini Brianzoli convivono pacificamente con altre specie d'allevamento rurale, ed essendo esemplari favorevoli alla cova, vengono utilizzati spesso anche per l'incubatura di altri volatili, come quelli di galline. 

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