Pulcini con il raffreddore: cosa fare e come curarli

8 Luglio 2020
Pulcini con il raffreddore: cosa fare e come curarli

Quando ci accorgiamo che i nostri pulcini starnutiscono, deve scattare un campanello di allarme. È molto importante sapere cosa fare nel caso di pulcini con il raffreddore. Infatti, nonostante per noi umani sia una patologia non grave, poco più di un fastidio, nei pulcini il raffreddore, se trascurato, può diventare cronico. Non si tratta di una malattia devastante, ma a lungo andare può causare morti improvvise e, una volta che saranno cresciuti, inficiare la produzione delle uova.

Rimedi raffreddore pulcini

Come curare il raffreddore dei pulcini raffreddati? I rimedi validi per i polli sono validi anche per i pulcini, bisogna però adeguare le dosi di conseguenza.

Insieme ai farmaci che può prescrivere un veterinario nel caso di forme più gravi, come la norfloxacina e la terramicina, si può anche ricorrere ad alcuni rimedi naturali, come la somministrazione di aglio, aceto o vino diluiti nell'acqua, o ad elementi con proprietà balsamiche, come per esempio uno sciroppo di menta e malva che si può preparare facilmente in casa.

Spesso questi rimedi, insieme magari a qualche integratore vitaminico, possono essere efficaci in caso di forme lievi. È bene ricordare però che le proprietà antielmintiche di aglio, cipolla, semi di zucca e altri rimedi naturali non sono tali da garantire una copertura totale agli animali ma sono un buon coadiuvante, se pensate nell'ottica di un quadro generale di attenzione all'igiene, alla pulizia generale ed alle condizioni di benessere psicofisico degli animali.

Nel caso in cui il raffreddore sia conclamato e continuo, si può somministrare un prodotto specifico come Tetra Spir, una polvere solubile da sciogliere in acqua (circa 1 cucchiaino da caffè per 1 litro d'acqua) da far bere ai pulcini per almeno 5 giorni consecutivi. È importante che il trattamento venga portato a termine, anche nel caso in cui si manifestino i primi miglioramenti dopo 2-3 giorni. I suoi principi attivi, la tetraciclina 20% e la spiramicina 10%, rendono questo prodotto un antibiotico ad ampio spettro d'azione, efficace contro malattie intestinali e respiratorie, ma che deve essere assunto per tutta la durata necessaria affinché l'infezione sia debellata.

Il primo intervento da fare, comunque, è sempre quello di cercare di isolare i pulcini infetti da quelli sani, dal momento che il contagio si può diffondere attraverso la condivisione del cibo, dell'acqua e della lettiera. Occorre invece favorire l'aerazione e, se possibile, anche il soleggiamento del ricovero.

Pulcini con il raffreddore cosa fare per prevenirlo

Per evitare che i nostri pulcini si ammalino possiamo utilizzare alcuni integratori come forma di prevenzione.

Trachispirina C, per esempio, è un coadiuvante alimentare naturale che, unito al mangime, fornisce un'integrazione complementare in grado di rafforzare l'equilibrio fisiologico, abbassando le probabilità che possa verificarsi la contrazione di infezioni batteriche polmonari.

Un'alternativa è ZooFood, un mangime complementare totalmente naturale, ottimo anche per il trattamento del raffreddore, da utilizzare almeno una settimana al mese ogni mese.

Starnuti pulcini: sintomo di qualcosa di più serio?

Se il pulcino starnutisce può essere un semplice raffreddore dovuto a sbalzi di temperatura, ma può anche essere il sintomo di una malattia più grave. Per questo se sopraggiungono altri sintomi come dissenteria, inappetenza o perdite di sangue, bisogna subito rivolgersi ad un veterinario.

Un raffreddore può essere il sintomo di una laringotracheite infettiva che, in forma grave e acuta, è caratterizzata da raffreddore, tumefazione della testa e difficoltà respiratorie, ovvero notiamo che i nostri pulcini respirano con il becco. Se notiamo anche il manifestarsi di rantolo, secrezioni nasali o tosse con emissione di sangue o muco, dobbiamo isolare immediatamente l'animale e chiamare il veterinario. L’eccessiva produzione di muco all’interno della trachea e nella regione della laringe può provocare la morte per soffocamento.

Un'altra malattia dovuta ai bruschi sbalzi di temperatura e dal ristagno di umidità è la corizza, una affezione delle vie respiratorie che può manifestarsi in due forme, una più lieve detta semplice e l'altra più grave detta infettiva, che viene causata da batteri.

Nella forma lieve il decorso è sempre benigno, a patto che non si trascurino le consuete norme igieniche per non incorrere nel pericolo che si trasformi in quella infettiva. Essendo entrambe le forme contagiose, comunque, si deve provvedere alla disinfezione del ricovero e delle suppellettili.

In forma lieve riscontriamo un forte raffreddore, accompagnato da generale prostrazione, tosse, starnuti ed abbondante scolo oculo-nasale bianco sporco che ostacola la respirazione e che costituisce il maggiore veicolo di contagio per gli altri pulcini, in particolare se condividono cibo, bevanda e lettiera.

Nella forma infettiva, tutte le suddette manifestazioni sono accentuate al punto che è possibile confondere la malattia col diftero-vaiolo: la secrezione catarrosa diviene purulenta, la respirazione sempre più difficile, il becco resta quasi sempre aperto e gli occhi semichiusi.

In questa fase diventa necessario praticare delle iniezioni intramuscolari di 2 cc di terramicina o streptomicina, oltre che lavare gli occhi con una soluzione di acido borico al 3 % e ungere le narici con pomata alla penicillina.

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