Gallina e gallo Onagadori: caratteristiche e allevamento

7 Febbraio 2022
Gallina e gallo Onagadori: caratteristiche e allevamento

L'Onagadori è una razza avicola molto delicata, la cui rara e caratteristica eleganza va preservata e tutelata da un allevamento esclusivamente a scopo ornamentale. Di origini molto antiche e lontane, risalenti al Diciassettesimo secolo, proviene dalla regione del Kochi, nel sud del Giappone

L'allevamento onagadori è un tipo di allevamento molto particolare, che richiede un'attenzione costante sulla pulizia dei pollai, degli spazi piuttosto ampi e degli alti posatoi. Infatti, la particolarità dei polli onagadori è quella d'avere una lunga coda, che negli esemplari maschi, può raggiungere gli 8 metri di lunghezza!

Conosciuta anche come Japanese Long-Tail, la razza onagadori è una razza orientale, dalla quale deriva la tedesca e più recente, Phoenix. Il portamento del pollo onagadori ricorda infatti quello di una felice, dalla lunga coda colorata che porta come fosse lo strascico di un elegante vestito da sera.

La storia dell'Onagadori, la gallina onorevole

Le origini della razza onagadori risalgono al 1600 circa, nella prefettura di Kochi, nel Sud del Giappone.

Oggi è una razza molto rara, non solo nel suo Paese di origine, ma in tutto il mondo. Nel secolo scorso, gli esemplari presenti in Giappone sono di molto diminuiti e da una recente stima, se ne contano circa mille esistenti in tutto il mondo.

La razza onagadori è stata dichiarata in Giappone "monumento naturale vivente", da salvaguardare e proteggere. 

La tradizione giapponese racconta di una leggenda che vede protagonista la razza onagadori. Si tramanda infatti il racconto del principe Yamanouchi, governatore della prefettura di Kochi, che per rendere omaggio all'imperatore Tenno, volle decorare elmi e lance dell'esercito con delle lunghe piume.

Con l'intento di onorare il suo mandato, diede l'ordine agli agricoltori della regione di allevare galli e galline onagadori, incentivandone il pascolo ma soprattutto senza imporre loro imposte straordinarie. Proprio questa esenzione fiscale, sviluppò la produzione della razza e la conseguente raccolta delle piume.

A testimonianza di questo racconto, molti musei giapponesi raccolgono oggi, lance e caschi decorati con lunghe piume onagadori, oltre a tessuti dipinti, kimono, arazzi e ventagli raffiguranti il gallo dalla lunga coda colorata.  

All'incirca intorno al 1655 si sviluppò l'allevamento intensivo dell'onagadori, che prese il nome di "razza onorevole" e verso la fine del 1800, iniziò l'esportazione dei primi esemplari anche in Europa.

Soltanto nel periodo di Taisho però (1912 - 1926) venne riconosciuta come razza ufficiale e la figura del gallo onagadori divenne l'icona del Giappone, ancora oggi molto presente specialmente nell'arte del dipinto e del disegno su tessuto.

Nell'Anno del Gallo, lo scorso 2017, il pollo onagadori è stato raffigurato anche su francobolli e biglietti d'auguri.

Caratteristiche della razza onagadori: una razza fuori dallo "standard"

Per la straordinarietà di questa razza ornamentale, parlare di "standard" fa un po' sorridere, data la sua caratteristica distintiva e unica.

Nei galli onagadori, le piume della coda crescono circa un metro e mezzo l'anno e continuano a crescere durante tutta la loro vita. Il numero delle piume vanno dal 16 a 18 circa e raggiungono una lunghezza davvero incredibile, di circa di 8 metri.

Più le piume sono lunghe e più l'esemplare acquista valore. Più le falciformi sono sottili e più l'esemplare è nobile.

Per preservare la bellezza della loro coda, spesso gli allevatori legano le piume del gallo proprio come si farebbe con i capelli. Questa razza necessita di posatoi molto alti, per favorire libertà alle lunghe piume e per agevolare l'animale stesso a sostare senza difficoltà. 

Per l'allevamento dell'onagadori, è fondamentale disporre di spazi estesi e di voliere particolari, piuttosto alte e ampie.

Anche la coda della gallina onagadori è abbondantemente sviluppata, seppur in modo inferiore rispetto al gallo. Di peso leggermente inferiore (non raggiunge il chilo e mezzo contro i quasi due chili del maschio) depone uova di circa 40 grammi, di colore bianco-giallastro.

I colori della razza onagadori riconosciuti dalla FIAV (Federazione Italiana delle Associazioni Avicole) sono:

  • bianco
  • collo arancio
  • collo argento
  • collo oro
  • rosso dorato a coda nera

La colorazione del piumaggio e della coda però, è di importanza minore rispetto alla lunghezza e alla forma, considerate le caratteristiche peculiari.

Il pollo onagadori ha un tronco magro e inclinato. Il capo è arrotondato e di media grandezza. La cresta è semplice, gli occhi sono bruni, con l'iride rosso-arancio, orecchioni piccoli e bianchi ed il becco è di media grandezza e ben ricurvo, dello stesso colore dei tarsi, generalmente gialli.

Non ha un collo particolarmente sviluppato, al contrario, la mantellina è abbondante, anche nella gallina. Il dorso è ampio e lungo, facendosi più fine verso la coda. In entrambi i sessi, le ali sono lunghe e portate aderenti al corpo. Il petto è rotondo e pieno, le zampe non sono particolarmente lunghe, hanno tarsi sottili e di colore giallo. 

La coda è folta e portata verso il basso nella gallina, quasi orizzontalmente, mentre le falciformi nel gallo, continuano a crescere per tutta la durata della vita dell'animale.

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