Ho acquistato a dicembre un pollaio coibentato in ferro (modello dimensionato per dieci galline, venduto qui su ILVERDE MONDO) per assicurare il massimo comfort a quattro galline che ho ereditato da mio papà che ha problemi di salute. Non potendo tenerle, ma non volendo condannarle, le abbiamo adottate noi e abbiamo iniziato la nostra avventura. Mi sono orientato sul pollaio in ferro per tutta una serie di motivi, ma in primis pensavo ad una maggior robustezza all’esterno, e a meno problemi legati al legno (acari e cose del genere). Cercavo anche una buona pulizia, poiché rimango spesso assente da casa per parecchio tempo e quindi avevo bisogno di qualcosa che incontrasse queste mie esigenze. Detto questo, ho alcune domande, o comunque argomenti che potrebbero tornare utili.

CASSETTO RACCOLTA DEIEZIONI
Vorrei capire se c’è un motivo per cui non viene realizzato un cassetto in ferro per estrarre le feci (io l’ho realizzato per conto mio e mi trovo bene, ci metto dei trucioli di abete ottenuti da quando faccio le lavorazioni, sono perlopiù FSC ma comunque mai a contatto con le galline, stando sotto al pavimento forato)

SCIVOLO / RETE RACCOGLI UOVA DEI NIDI
Trovo spesso le uova bloccate, o in equilibrio nella rete a discesa che dovrebbe farmi estrarre le uova. Non so se queste galline non entrano bene nei nidi, fatto sta che molto spesso ora mi trovo a controllare bene per verificare se l’uovo sia sceso. Per ovviare a questo problema ho appoggiato delle lamiere da 10 x 30 cm nella parte centrale del nido, e l’uovo lo trovo sempre in fondo adesso. In un paio di casi ho trovato delle uova crepate, supponendo che abbiano preso una botta scivolando, ci ho messo degli stracci (devo provare anche con un altro materiale, ho del ecorubber che si presterebbe allo scopo secondo me). Comunque ho risolto facendo così, e tutto sommato la pulizia rimane semplice.

RIALZO DEL POLLAIO
Ho rialzato un po’ il pollaio perché volevo che le galline ci passassero sotto, avendo poco spazio, e che trovassero anche un ambiente “sano” (senza le loro feci), il pascolo verde non c’è più ormai, e non riesco a offrire di più al momento, ma vedo che hanno spazio per muoversi sotto e questo è buono.

SCALETTA PER RAGGIUNGERE POSATOIO
Ho fatto una gran fatica ad abituarle al posatoio (del resto avevano sempre vissuto sul pavimento). Tutte le sere le mie bambine si divertivano a “metterle a dormire”. Alla fine abbiamo insegnato loro come salire una scaletta (con pioli del diametro del posatoio per un grip ideale per salire). Dopo sei mesi ieri sera mi sono accorto che, se vogliono, ora svolazzano e raggiungono il posatoio in autonomia. Quindi la scaletta l’ho fatta, ma l’ho eliminata giusto ieri. Solo l’ultima gallina un po’ debilitata stava giù (peraltro l’ho separata l’altro ieri dalle altre).

MANGIATOIA A TRAMOGGIA METALLICA
Comodissima, ma per quanto in alto la mettessi, le galline si divertivano a fare selezione con la testa sul cibo… e mi ritrovavo tutto di sotto (ecco perché avevo introdotto la padella raccoglie feci: raccoglieva anche il mangime, evitando che roditori trovassero del cibo per terra). A un certo punto mi sono realizzato anche un anello per la tramoggia, con delle finestre per inserire le teste e beccare, prendendo spunto da altre di River System o Novital. Ho introdotto anche un cono rovesciato all’interno per far scendere meglio il mangime, sto valutando (alcune cose migliorano e altre no, sto ancora testando le mie modifiche haha.

POSATOIO ALTO SOTTO AL COLMO
Non sono mai riuscito a vedere galline lì in cima, non sembra che ci arrivino, non so pronunciarmi. E’ vero che erano quattro galline e ora sono in tre quindi stanno belle larghe. Magari non sentono l’esigenza di salire fin lassù.

ABBEVERATOIO AUTOMATICO
Un pezzo dell’abbeveratoio mi era arrivato con una plastica rossa piegata ma poi ho visto che l’ho raddrizzato abbastanza ed era funzionale lo stesso, l’unica cosa che voglio provare a migliorare è mettere un qualcosa che copra la tanica esterna in PVC perché ogni tanto si formano delle alghe. Ho poi aggiunto un rubinetto sotto, per scolare l’acqua in una bocca di lupo nelle vicinanze, così ogni tanto cambio comunque tutta l’acqua, soprattutto in estate.

PAVIMENTO FORATO CON BORCHIE
Veramente molto buono. Ogni tanto meglio passare con na spatoletta e buttare giù le feci perché “solo zampettando” non va giù tutto. Le mie galline poi sembrano espellere feci sempre nello stesso punto e quindi quella è la zona incriminata. A parte questo, veramente ottimo.

PORTA AUTOMATICA
Devo dire che il firmware di questo oggetto elettronico ha qualcosa che sembra non essere a posto in questa versione. Sembra che le istruzioni siano standard e poi non si trovino tutte le opzioni a bordo e quindi molte cose non le ho capite. Quando in famiglia qualcuno tocca i setting della porta, poi essa non si chiude più (alle galline non frega nulla comunque). Se si ripercorrono comunque i passi base nella definizione dell’orario, funziona sempre. Credo che però ci sia qualche impostazione che, qualora modificata, ripristini i settaggi di qualche altra opzione quindi bisogna fare un po’ di attenzione. Sembra che in questo caso siano le mani umane che fanno la differenza, io lo trovo molto buono. Dal punto di vista meccanico bisogna invece evitare di fare test tenendo il motorino in orizzontale, perché se il filo interno esce dalla sua sede, esso si attorciglia e può essere un po’ un problema rimettere a posto tutto dal punto di vista meccanico, quindi meglio operare senza smontarlo dal pollaio, così non si sbaglia.

STRUTTURA
Na figata. Non ho parole. Secondo me è impeccabile. Provo quasi piacere nel trattarla male (scherzo). E anche esteticamente da la sua figura in giardino. Magari non è estetica come i pollai in legno, ma altri passanti che l’hanno vista mi hanno detto che più che un pollaio sembra un “hotel delle galline”.

Non so se questi appunti vi possano tornare utili, io vi ho messo qui la mia esperienza. Mi piacerebbe però sapere se ho sbagliato qualcosa perché magari certe cose sono progettate in un altro modo per qualche motivo, quindi cerco anche di imparare mentre faccio le cose. Poi magari non riesco a fare tutto per i più svariati motivi, ma comprendere le cose è sempre il primo step per migliorare.