Origini e storia delle fattorie didattiche: la loro evoluzione in Europa e in Italia

6 Settembre 2016
Origini e storia delle fattorie didattiche: la loro evoluzione in Europa e in Italia

Una fattoria didattica è una azienda agricola che propone percorsi educativi rivolti a gruppi di utenti, soprattutto a gruppi scolastici, con lo scopo di far conoscere le attività dell'azienda e di avvicinare i destinatari alle realtà rurali delle zone in cui si trovano. Anche in Italia ormai le fattorie didattiche sono una vera e propria realtà consolidata, ma ti sei mai chiesto come sono nate? Ecco alcune curiosità sull’origine e l’evoluzione delle fattorie didattiche!

Gli albori delle fattorie didattiche nel nord Europa

All'inizio del XX° secolo, nei Paesi Scandinavi (Svezia, Norvegia e Danimarca) nascono le prime fattorie didattiche per far conoscere agli abitanti delle città la vita nelle campagne; questo fenomeno traeva ispirazione da un movimento giovanile statunitense degli inizi del Novecento, chiamato Club 4H, dalle parole inglesi head, health, heart e hand (cioè testa, salute, cuore e mano). Tale movimento sostiene ancora oggi lo sviluppo armonico dell'individuo secondo il modello basato sull'imparare facendo.

L’espansione in altri paesi europei

In Germania, nel secondo dopoguerra,  vi fu una veloce urbanizzazione che spinse il governo tedesco a creare dei luoghi in cui i giovani potessero entrare in contatto diretto con gli animali e con la campagna. Subito dopo anche nei Paesi Bassi le fattorie aprirono le loro porte agli abitanti delle città in collaborazione con il Ministero dell'Agricoltura. Negli anni Settanta e Ottanta nacquero le prime fattorie didattiche anche in Gran Bretagna ed in Belgio.

Le fattorie didattiche sbarcano in Italia

In Italia le fattorie didattiche si sviluppano negli anni Novanta a partire dall’Emilia Romagna. Qui, non solo sono molte le aziende agricole o agriturismi che hanno introdotto percorsi educativi nelle loro attività, ma si è venuta a creare una vera e propria “Rete delle fattorie didattiche Romagnole”, anche grazie all'impegno della cooperativa Alimos, operante nel settore dell'agroalimentare.

In poco tempo le fattorie didattiche si diffondono a macchia d’olio anche in altre regioni, consacrando la scelta vincente di unire le tradizioni rurali all’aspetto didattico. Attualmente in Italia si contano oltre 2000 Fattorie Didattiche, soprattutto in Emilia Romagna, in Lombardia, in Veneto, in Piemonte ed in Puglia.

La Carta della Qualità e la qualifica di fattoria didattica

Il passo successivo alla diffusione nel nostro territorio è stato quello di porre dei vincoli normativi che sancissero la qualità dei percorsi formativi. Per essere definita “fattoria didattica” un’azienda agricola deve ottenere una specifica certificazione dall’Amministrazione regionale o provinciale che ne autorizzi le attività.

Il rilascio della certificazione è subordinato al possesso di determinati requisiti contenuti in un documento chiamato Carta della Qualità. I vincoli variano da Regione a Regione. Alcuni esempi sono:

  • il praticare agricoltura biologica,
  • una formazione specifica delle persone impiegate,
  • la presenza di condizioni idonee per ospitare il pubblico,
  • la sottoscrizione di un’assicurazione per responsabilità civile.
Vai all'articolo precedente:Come aprire una fattoria didattica: consigli per inserire attività formative nella tua azienda
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