La riproduzione degli avicoli: con metodo naturale o con incubatrice | Guida completa

20 Giugno 2015
La riproduzione degli avicoli: con metodo naturale o con incubatrice | Guida completa

Se siete degli appassionati di avicoli o state per diventarlo avrete senz’altro la tentazione di fare delle belle nidiate di polli con la vostra chioccia o con la vostra incubatrice di uova. Questa esperienza sarà senz’altro una piacevolissima avventura, vedere la chioccia a cova o le uova fertili all’interno dell’incubatrice, vivere la nascita dei pulcini, osservarne la crescita, vederne il risultato una volta saranno diventati adulti ma soprattutto trovare il primo uovo deposto sarà stupendo.

Dovrete comunque considerare anche il fatto che la riproduzione avicola ha anch’essa degli inconvenienti. Infatti saranno frequenti le morti premature e soprattutto vi ritroverete a dover gestire nidiate con un gran numero di esemplari maschio. Se avete lo spazio necessario potrete tenerci tutte le vostre pollastre, per quanto riguarda i maschi dovrete trovare il modo per poterli gestire. La cosa migliore sarà quella di regalare qualche pulcino a qualche vostro conoscente anche se questa soluzione non vi aiuterà a risolvere il problema. Avere molti galli nel pollaio è una cosa impossibile da gestire soprattutto se disponete di pochi esemplari femmina. In questo caso dovrete offrirli a qualche commerciante o li dovrete per forza usare per l’alimentazione. Quindi se non siete pronti ad affrontare la macellazione dei vostri animali vi consigliamo di lasciar perdere l’idea di far nascere dei pulcini.

La fecondazione

Se avete dunque deciso di procedere con la riproduzione dovrete mettere un esemplare maschio insieme ad un minimo di 2-3 femmine, questo però dipende dalla vivacità della razza, infatti razze come la Orpington potrebbero aver bisogno solo da 2 a 5 galline, mentre per razze più vivaci come i Combattenti potrete aver bisogno anche di 10 galline con un solo gallo. Una volta sistemato il pollaio vedrete che il gallo farà il suo dovere e farà in modo di fecondare le uova delle galline. Basteranno anche solo due fecondate alla settimana perché le uova siano fertili e un periodo di due settimane dall’inserimento del nuovo gallo nel pollaio prima che ci sia l’accoppiamento, vedrete comunque che non tutte le uova saranno fecondate. Evitate di mettere più galli con più galline all’interno dello stesso pollaio in quanto non avrete la percezione di quali galline siano figlie di uno o dell’altro rendendo molto difficile poter gestire la razza.

Nel caso abbiate solo galline come può essere per chi usa un pollaio in legno da giardino la soluzione potrebbe essere quella di cercare uova fertili in internet per poter trovare la razza che vi interessa. Visitando il nostro sito per esempio potrete trovare uova fertili delle razze avicole disponibili che più vi piacciono.

La Cova

Se avete le uova fecondate avrete la possibilità di metterle a cova. La prima soluzione è quella di avere una chioccia pronta per la gestazione, la seconda è quella di munirvi di una delle nostre incubatrici borotto. Nel primo caso dovrete essere sicuri che la chioccia sia veramente covaticcia. Per farlo dovrete riscontrare i seguenti sintomi:

  • Rimane nel nido per lunghi periodi senza mai abbandonarlo
  • la cresta è di un bel colore rosso vivo
  • Emette suoni chioccianti o lamentosi
  • Tende ad essere meno socievole diventando addirittura minacciosa verso le altre galline.

C’è da dire che esistono razze più propense alla cova rispetto alle altre. Le galline ovaiole per esempio non covano mai, mentre altre razze come la Moroseta, la Sussex e la Wyandotte diventano per la prima volta covaticcie molto spesso e anche in giovane età rispetto alle altre razze.

Per aumentare la possibilità di avere una chioccia vi consigliamo di non raccogliere tutte le uova ma lasciargliene sempre qualcuna nel nido in modo che sia portata a sedercisi sopra. Se non avete galli e volete comunque optare per una cova naturale dovrete cercare di allevare delle razze covaticcie e successivamente dovrete procuravi delle uova fertili.

Se avete una incubatrice Borotto non dovrete fare altro che mettere le uova fertili all’interno della macchina e seguire le istruzioni d’uso e dopo 21 giorni avrete i vostri bei pulcini. Se sceglieste di acquistare una incubatrice automatica non dovrete fare altro che controllare la temperatura e l’umidità dell’interno una volta al giorno, nel caso sceglieste di utilizzare un'incubatrice semiautomatica dovrete anche ricordarvi di muovere le uova più volte durante il giorno per evitare che le uova si cuociano.

Uova che si schiudono

Nella scelta dell’uovo dovrete essere attenti, infatti non tutte le uova sono adatte alla cova o all’incubazione. Dovrete usare le uova più pulite e regolari possibili scartando quelle che potrebbero plausibilmente avere due tuorli o che risultino di un aspetto “marmorizzato”. Se non ne avete molte potreste dover usare anche quelle che risultano essere sporche, in quel caso potrebbe essere sufficiente pulirle per poterle usare tranquillamente, in questo caso vi consigliamo di non lavarle in quanto potrebbe essere che gli togliate lo strato superficiale di protezione, in questo modo potrebbe essere che l’uovo venga attaccato da batteri perché privo di protezione. Prima di cominciare potreste segnare ogni singolo uovo con una matita, non penne o pennarelli, indicando la data di deposizione ed eventualmente di che razza si tratta, questo solo nel caso abbiate più razze in una sola nidiata.

Potrete usare uova che non superino una settimana o dieci giorni dalla deposizione e dovrete tenerle ad una temperatura abbondantemente sotto i 18 gradi e di tanto in tanto sarà preferibile che le giriate per evitare che il tuorlo si posi su un lato. Il metodo migliore per conservarle è tenendone la punta verso il basso il primo giorno e con la punta verso l’alto il secondo giorno fino a quando non le userete.

La schiusa

Nel caso di cova naturale la vostra gallina rimarrà appollaiata sulle uova fino alla schiusa delle uova, nel caso usiate una incubatrice dovrete lasciarla sempre accesa fino alla nascita degli animali.

La cova dura 21 giorni per le razze normali e giganti, 19-20 per quelle nane. Questa differenza è data dalle dimensioni delle uova. Infatti le uova più piccole si scaldano prima di quelle più grandi, per questo motivo le uova cominciano a trasformare il pulcino con qualche ora di anticipo. Dopo 18 giorni di cova sarebbe meglio inumidire le uova per far si che siano meno dure nel momento in cui il pulcino tenterà di uscire. Prima della schiusa potreste cominciare a sentire qualche pigolio provenire dall’interno, significa che l’animale è quasi pronto per nascere. Durante il ventunesimo giorno i pulcini nascono. Alla nascita gli animali sono bagnati ma si asciugano subito diventando dei batuffoli di pelo capaci di mangiare, bere e pigolare già durante i primissimi momenti di vita. Nel caso dopo i 22-23 giorni ci siano delle uova che non si sono ancora schiuse significa che non erano fertili o che il pulcino è morto prima di uscire.

Se vi dovesse capitare che qualche piccoletto non riesca ad uscire dovrete considerare se aiutarlo o meno.  Molti allevatori lo sconsigliano, altri molto più sensibili invece preferiscono aiutarli. Qualunque decisione prendiate sappiate che se un pulcino per nascere ha bisogno di essere aiutato significa che l’animale non è del tutto sano, potrebbe essere debole o handicappato, per questo dovrete sapere che potrebbe avere dei problemi durante la sua vita e che non potrete utilizzarlo per la riproduzione futura.

Accudimento e dieta dei pulcini

Gli animali appena nati hanno bisogno di calore, nel caso di allevamento naturale se ne occuperà la chioccia nel caso di schiusa mediante incubatrice dovrete procuravi una lampada a raggi infrarossi o una moderna chioccia artificiale che permetterà ai pulcini di poter crescere nei primissimi giorni nel modo più naturale possibile. È  preferibile non lasciare gli animali con una luce puntata 24 ore su 24 in quanto anche i piccoli hanno il loro ciclo naturale e durante la notte sarebbe preferibile riposassero. Come alimentazione usate il mangime per pulcini in ciotole basse. Anche l’abbeveratoio dovrà essere basso e con pochissimi centimetri d’acqua, in questo modo eviterete che i vostri piccoli si bagnino o peggio muoiano affogati. Date il mangime per le prime sei settimane dopodiché, quando avranno già il loro piumaggio, potrete cominciare a dare loro mangime per polli in fase di crescita. Al quinto o sesto  mese potrete cominciare ad alimentarli come tutte le altre galline.

Nel caso abbiate una chioccia sarà preferibile tenerla isolata dal resto del gruppo fino a quando i piccoli non saranno in grado di difendersi da soli, cosa che avviene attorno al quinto mese di età, inoltre terrete i polli al riparo da malattie contagiose che potrebbero prendere dal resto del gruppo in un periodo in cui non hanno ancora sviluppato gli anticorpi necessari per potersi proteggere.

Nel caso abbiate allevato con incubatrice dovrete mettere gli animali all’interno di una scatola di cartone dotandovi di una chioccia artificiale o di una lampada ad infrarossi. La temperatura di cui hanno bisogno durante la prima settimana è di 35 gradi. Durante le altre settimane dovrete abbassare la temperatura di circa due gradi a settimana fino a 6 settimane. Misurare la temperatura può essere difficile per questo motivo osservare il comportamento dei vostri animali potrà aiutarvi a regolarvi con l’intensità desiderata. Se i pulcini giacciono in un piccolo cerchio sotto la lampada con la testa verso l’esterno significa che la temperatura è quella ottimale. Se si ammassano sotto alla lampada con la testa rivolta verso di essa significa che hanno freddo. Se giacciono negli angoli della scatola con la bocca aperta significa che hanno troppo caldo. In questa fase sarebbe preferibile se utilizzaste una chioccia artificiale in quanto da la possibilità ai pulcini di decidere in modo naturale se stare riparati dalla fonte di calore o meno, con la lampada a infrarossi questo non è possibile. Dopo le sei settimane, una volta che il piumaggio sarà ben sviluppato potrete lasciarli alla temperatura ambientale sempre che non sia più bassa di 20 gradi. Questa fase va fatta gradualmente in modo da dare agli animali la possibilità di abituarsi gradualmente ai cambi di temperatura

Gallo o gallina?

Per i più esperti potrebbe essere semplice stabilire il sesso di un pulcino, per la maggior parte di noi la cosa potrebbe essere un po’ più complicata. Dovremo quindi aspettare la crescita dell’animale per poter stabilirne con certezza il sesso. Per cercare di capirlo il prima possibile potrebbero esservi utili questi criteri:

I galli tengono la coda più elevata rispetto al solito, sono più grandi rispetto agli esemplari femmina, hanno una cresta più grande e marcata rispetto alle galline. In certe razze come la Amrock si può capire anche dalla colorazione del piumaggio, in questa razza il maschio ha una colorazione della parte nera più chiaro rispetto alla femmina.

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