Allevare i rapaci: curiosità sui cacciatori del cielo

28 Aprile 2016
Allevare i rapaci: curiosità sui cacciatori del cielo

I rapaci sono tra gli uccelli più maestosi che esistano. Eppure il loro allevamento non è per niente cosa semplice. Vuoi per i troppi vincoli legislativi o per la scarsa diffusione nel nostro territorio. Se siete interessati al mondo dei rapaci vi daremo qualche informazione utile anche per prendere in considerazione la possibilità di allevarli.

Cosa sono i rapaci?

Dire che i rapaci sono uccelli predatori è riduttivo e in parte sbagliato. Sono molte le specie di uccelli che cacciano il proprio cibo (basti pensare ai polli che si nutrono di piccoli invertebrati), ma ciò non è sufficiente a considerarli rapaci.

Quello che distingue questi volatili sono le tecniche di caccia e gli attributi fisici che permettono la stessa (becco ricurvo e appuntito e unghie ad artiglio). Inoltre le prede dei rapaci sono rappresentate da vertebrati come piccoli mammiferi, rettili, anfibi o altri uccelli.

Esistono vincoli per allevare o detenere rapaci?

Questo discorso è piuttosto spinoso, in quanto si scontra con numerosi vincoli di carattere legislativo dai quali spesso è anche difficile venire a capo. Le regole in gioco vanno a toccare diversi aspetti: normative CITES per la detenzione e il commercio di animali esotici, leggi per il benessere dell’animale, leggi sulla caccia, leggi per il trasporto di animali vivi, nonché norme di carattere sanitario.

Per non annoiarvi con aspetti troppo tecnici possiamo dare comunque due informazioni basilari:

1. Non è possibile catturare o detenere un rapace proveniente dallo stato selvatico! Ad un privato è consentito tenere in cattività solo rapaci a loro volta nati in cattività (da almeno 2 generazione). Senza avvertire un apposito centro di recupero, potreste essere penalmente perseguibili anche solo per aver accolto in casa un esemplare bisognoso di cure.

2. Se siete interessati alla falconeria, per far volare un rapace, anche se il vostro obiettivo non è la caccia, potrebbero servire licenza di caccia e porto d’armi. Ebbene sì! Un rapace è considerato un’arma!

Quali sono i tipi di allevamento per i rapaci?

In base allo scopo perseguito possiamo distinguere tre tipi di allevamento.

1. Allevamento per successiva reintroduzione in natura: si tratta di centri dove si raccolgono esemplari feriti o traumatizzati per curarli e poi rilasciarli allo stato selvatico, ma anche dove si svolgono programmi di ripopolamento della specie.

2. Allevamento per falconeria: vi rientrano coloro che per hobby o a livello professionale addestrano rapaci per la caccia o per le esibizioni di volo.

3. Allevamento per la riproduzione: come per la maggior parte degli allevamenti, lo scopo è quello di far riprodurre gli esemplari per poi rivenderli. Viene definita anche rapacicoltura.

Quali sono le specie più diffuse per l’allevamento?

I rapaci possono essere classificati in diurni e notturni.

Quelli diurni si suddividono in 5 famiglie, ma quelle che interessano principalmente l’allevamento sono quelle degli Accipitridae (che comprende tra le altre la maggior parte di aquile e nibbi) e degli Falconidae (falchi e gheppi).

Tra le specie notturne ricordiamo gli Strigidae che comprendono gufi, civette e allocchi.

Cosa mangiano i rapaci?

La loro dieta è ovviamente a base di carne fresca di vario tipo. Al contrario di quello che si può pensare, sfamare questi uccelli non è molto più dispendioso rispetto ad altri volatili. Si possono acquistare grandi razioni di carne da congelare e servire di volta in volta (dopo averla scongelata).

È possibile farli riprodurre?

La riproduzione in cattività dei rapaci è possibile, ma piuttosto complessa. Proprio questa difficoltà ha portato nel tempo alla messa appunto di precise tecniche quali la somministrazione di ormoni o l’inseminazione artificiale. Se nella coppia però si crea affiatamento è comunque possibile che la riproduzione avvenga in maniera naturale.

Dove devono alloggiare i rapaci?

A scopo riproduttivo è consigliabile una grande voliera per garantire ai rapaci la libertà di muoversi (almeno 2-2,5 metri di altezza, larghezza e profondità). Per la caccia o la falconeria in generale si possono usare apposite pertiche rivestite per non danneggiare le zampe. Il rapace verrà poi legato a queste con dei geti (laccetti di cuoio).

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