Conservare Frutta e Verdura, strumenti e metodi

Trasformare e conservare frutta e verdura con tecniche casalinghe può diventare un piacevole hobby. Il periodo migliore per farlo è quello estivo, stagione in cui la natura mette a disposizione il maggior numero di frutta e verdura. Conservare significa bloccare il processo di deperimento degli alimenti. Per fare ciò bisogna seguire dei procedimenti precisi: attraverso gli ingredienti conservanti, la cottura, la sterilizzazione e l’essicazione. Innanzitutto per conservare la vostra frutta e verdura dovrete procurarvi tutta l’attrezzatura di cui avrete bisogno. Quindi bisogna premunirsi di pentole, meglio se in acciaio inossidabile in quanto gli in gradienti aciduli potrebbero intaccare altri tipi di metallo. Servono poi colapasta, colini di varie misure, passaverdure, alcune brocche e almeno una caraffa graduata. Importantissimi saranno mestolo e imbuto. Per tagliare la frutta e verdura coltelli, pelapatate, tagliere e bilancia. Nella fase finale mixer, centrifughe, essiccatori ad aria calda e piccole autoclavi per la sterilizzazione. Ultimi ma non per importanza, i contenitori che non devono essere troppo grandi in quanto una volta aperti il tutto va consumato entro un breve periodo di tempo. Per la conservazione bisogna trovare un ambiente che sia asciutto, fresco, ventilato e buio. I metodi di conservazione della frutta sono: marmellate e confetture, frutta al naturale, sciroppata, sotto spirito, essiccata, gelatine, sciroppi e succhi. I metodi di conservazione della verdura sono invece: al naturale, sottoaceto, sottolio, sottosale e in salamoia.

Metodi di conservazione della frutta

Marmellate e confetture: è il metodo più semplice e si realizza attraverso la cottura della frutta con lo zucchero. La cottura è la parte più importante. Deve essere lenta e lunga.

Frutta al naturale: altro metodo semplice, molte volte vede l’impiego di sola frutta.

Frutta sciroppata: questo metodo prevede l’utilizzo di fruta con polpa soda e integra. Deve essere cotta con uno sciroppo di acqua e zucchero, una volta invasata deve essere ricoperta dello sciroppo.

Frutta sotto spirito: In questo caso non c’è bisogno di sterilizzazione in quanto l’alcol ha un’azione battericida. Questa tecnica prevede sia la preparazione al naturale che sotto spirito.

Frutta essiccata: attraverso l’essicazione viene estratta l’umidità e grazie a questo processo si priva la frutta dei batteri che la fanno marcire. Una volta ottenuta l’essiccatura bisogna conservare i prodotti in un luogo arieggiato e il barattolo non deve essere chiuso ermeticamente. Quando si vuole mangiare il prodotto lo si può reidratare immergendolo in acqua o si può gustare essiccato.

Le gelatine: si ottengono facendo bollire il succo della frutta in uno sciroppo di acqua e zucchero.

Sciroppi: è una soluzione concentrata di zucchero e succo di frutta.

Succhi: è la trasformazione della frutta in bevanda.

Metodi di conservazione della verdura

Al naturale: si utilizzano le verdure crude, una volta lavate e tagliate vanno invasate e sterilizzate immergendo i recipienti, ermeticamente chiusi, in acqua fredda portata a ebolizzione.

Sottoaceto: questa tecnica prevede l’uso dell’aceto di vino bianco o di mele. L’aceto deve essere di ottima qualità. Va utilizzato o solo come riempimento dei vasi o può essere impiegato nella fase di cottura mescolato a un po’ d’acqua. Per questa tecnica bisogna usare pentole in acciaio inossidabile a causa dell’effetto corrosivo dell’aceto.

Sottolio: Meglio se extravergine di oliva. Importante che la verdura venga ricoperta completamente dall’olio.

Sottosale: Meglio se sale marino non raffinato. Si possono usare, oltre che ai recipienti in vetro, anche quelli in legno, coccio o plastica.

Salamoia: Consiste nel tenere le verdure sottovetro in una soluzione di acqua e sale. È possibile che l’acqua venga fatta bollire e poi fatta sbollentare prima di unirla alle verdure.

Consigli utili:

  • Evitare di usare primizie
  • La verdura o la frutta cuociono ancora dopo l’invasamento, quindi non cuocetele eccessivamente, meglio lasciarli al dente.
  • L’invasatura va fatta lasciando 1-2 centimetri tra alimento e bordo.
  • Meglio lasciare passare mezza giornata dopo la cottura prima di invasare
  • Bisogna gettare le conserve che non hanno ottenuto l’effetto sottovuoto
  • Prima di consumarle sarebbe preferibile attendere 2-3 mesi.